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Poesie sul Sorriso: le 15 più belle ed emozionanti

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Ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Poesie sul Sorriso

Il sorriso è un mezzo attraverso il quale trasmettiamo alle persone che abbiamo di fronte un nostro sentimento di allegria e serenità.

In realtà, però, i sorrisi sono anche delle maschere che nascondono sensazioni completamente opposte. E sono anche delle armi, per ottenere ciò che vogliamo.

Ecco quindi le più belle poesie sul sorriso che ne mettono in risalto bellezza, significato ed emozioni. Eccole!

Poesie sul sorriso

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  • Prendi un sorriso
    (Mahatma Gandhi)
    Prendi un sorriso,
    regalalo a chi non l’ha mai avuto.
    Prendi un raggio di sole
    fallo volare là dove regna la notte.
    Scopri una sorgente
    fa bagnare chi vive nel fango.
    Prendi una lacrima,
    posala sul volto di chi non ha pianto.
    Prendi il coraggio,
    mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
    Scopri la vita,
    raccontala a chi non sa capirla.
    Prendi la speranza,
    e vivi nella sua luce.
    Prendi la bontà,
    e donala a chi non sa donare.
    Scopri l’amore,
    e fallo conoscere al mondo.
  • Sorridi
    (Charlie Chaplin)
    Sorridi, anche se il cuore ti duole
    sorridi, anche se si sta spezzando
    quando ci sono nuvole nel cielo
    ci passerai sopra
    se sorridi attraverso
    la tua paura e al dolore
    sorridi e forse domani
    scoprirai che la vita vale ancora
    la pena di essere vissuta
    se tu solo sorridi
    illumini il tuo viso di tristezza
    e nascondi ogni traccia di contentezza
    ma anche se una lacrima sta per scendere
    è quello il momento in cui devi
    continuare a provare
    sorridi, a che serve piangere?
    scoprirai che la vita vale ancora
    la pena di essere vissuta
    se tu solo sorridi
    anche se il cuore ti duole
    sorridi, anche se si sta spezzando
    quando ci sono nuvole nel cielo
    ci passerai sopra
    se sorridi attraverso
    la tua paura e al dolore
    sorridi e forse domani
    scoprirai che la vita vale ancora
    la pena di essere vissuta
    se tu solo sorridi
    è il momento in cui devi continuare
    a sorridere, a che serve piangere?
    scoprirai che la vita vale ancora
    la pena di essere vissuta
    se tu solo sorridi.
  • Il sorriso
    (William Blake)
    C’è un sorriso d’amore,
    E c’è un sorriso d’inganno,
    E c’è un sorriso dei sorrisi
    In cui questi due sorrisi si incontrano.
    E c’è uno sguardo d’odio,
    E c’è uno sguardo di disprezzo,
    E c’è uno sguardo degli sguardi
    Che tentate di scordare invano;
    Perché si pianta nel profondo del cuore,
    E si pianta nel profondo della schiena
    E nessun sorriso che mai fu sorriso,
    Ma un solo sorriso soltanto,
    Che fra la culla e la tomba
    Si può sorridere soltanto una volta;
    Ma, quando è sorriso una volta,
    C’è una fine a tutta l’angoscia.
  • Il valore di un sorriso
    (Frederick Faber)
    Donare un sorriso
    Rende felice il cuore.
    Arricchisce chi lo riceve
    Senza impoverire chi lo dona.
    Non dura che un istante,
    Ma il suo ricordo rimane a lungo.
    Nessuno è così ricco
    Da poterne fare a meno
    Né così povero da non poterlo donare.
    Il sorriso crea gioia in famiglia,
    Da sostegno nel lavoro
    Ed segno tangibile di amicizia.
    Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
    Rinnova il coraggio nelle prove,
    E nella tristezza è medicina.
    E poi se incontri chi non te lo offre,
    Sii generoso e porgigli il tuo:
    Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
    Come colui che non sa darlo.
  • Ho smesso di sorridere
    (Anna Andreevna Achmatova)
    Ho smesso di sorridere,
    le labbra sono gelate,
    ad una sola speranza
    segue più di una canzone.
    Senza colpa cederò il canto
    al riso e alla profanazione,
    ché al colmo del dolore
    per l’anima è il silenzio
    d’amore.
  • Una risata
    (Sibilla Aleramo)
    Una risata.
    Forse un giorno
    la sentirò prorompermi in gola.
    Giorno di gran sole,
    risata sopra il mondo,
    e poi
    due braccia
    che mi sollevino ansante
    verso la prima stella della sera.
  • L’hai amata, vero?
    (Charles Bukowski)
    “L’hai amata, vero?”
    Lui sospirò
    “Come posso risponderti? Lei era matta”
    Sì passò la mano tra i capelli
    “Dio se era tutta matta. Ogni giorno era una donna diversa
    Una volta intraprendente, l’altra impacciata.
    Una volta esuberante, l’altra timida. Insicura e decisa.
    Dolce e arrogante.
    Era mille donne lei, ma il profumo era sempre lo stesso
    Inconfondibile
    Era quella la mia unica certezza.
    Mi sorrideva sapeva di fregarmi con quel sorriso
    Quando sorrideva io non capivo più nulla
    Non sapevo più parlare ne pensare
    Niente, zero
    C’era all’improvviso solo lei
    Era matta, tutta matta
    A volte piangeva
    Dicono che in quel caso le donne vogliono solo un abbraccio
    Lei no
    Lei si innervosiva
    Non so dove si trova adesso ma scommetto che è ancora alla ricerca di sogni
    Era matta tutta matta
    Ma l’ho amata da impazzire.
  • Appartiene al suo sorriso
    (Peppino Impastato)
    Appartiene al suo sorriso
    l’ansia dell’uomo che muore,
    al suo sguardo confuso
    chiede un po’ d’attenzione,
    alle sue labbra di rosso corallo
    un ingenuo abbandono,
    vuol sentire sul petto
    il suo respiro affannoso:
    è un uomo che muore.
  • Ripenso il tuo sorriso
    (Eugenio Montale)
    Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
    scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
    esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
    e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
    Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
    se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
    o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
    e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
    Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
    sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
    e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
    schietto come la cima d’una giovinetta palma…
  • Il sorriso di lei
    (Emily Dickinson)
    Il sorriso di lei non era diverso dagli altri –
    Stessa forma, fossette ai lati –
    Eppure ti faceva stare male, come quando
    un uccello si alza in volo, vuole cantare,
    poi ricorda il Proiettile che l’ha ferito –
    Allora si aggrappa a un ramo sottile,
    convulso e la musica intanto si schianta –
    come perle – finite nel Pantano –
  • Sorridi
    (Alda Merini)
    Sorridi donna
    sorridi sempre alla vita
    anche se lei non ti sorride.
    Sorridi agli amori finiti
    sorridi ai tuoi dolori
    sorridi comunque.
    Il tuo sorriso sarà
    luce per il tuo cammino
    faro per naviganti sperduti.
    Il tuo sorriso sarà
    un bacio di mamma,
    un battito d’ali,
    un raggio di sole per tutti.
  • Prometti a te stesso
    (Christian D. Larson)
    Prometti a te stesso
    di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente.
    Prometti a te stesso
    di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri;
    di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro;
    di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
    Prometti a te stesso
    di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio,
    di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
    Prometti a te stesso
    di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro;
    di essere sereno in ogni circostanza, di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
    di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri.
    Prometti a te stesso
    di essere troppo nobile per l’ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.
  • Prometti a te stesso
    (Christian D. Larson)
    Prometti a te stesso
    di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente.
    Prometti a te stesso
    di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri;
    di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro;
    di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
    Prometti a te stesso
    di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio,
    di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
    Prometti a te stesso
    di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro;
    di essere sereno in ogni circostanza, di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
    di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri.
    Prometti a te stesso
    di essere troppo nobile per l’ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.
  • I gatti lo sapranno
    (Cesare Pavese)
    Ancora cadrà la pioggia
    sui tuoi dolci selciati,
    una pioggia leggera
    come un alito o un passo.
    Ancora la brezza e l’alba
    fioriranno leggere
    come sotto il tuo passo,
    quando tu rientrerai.
    Tra fiori e davanzali
    i gatti lo sapranno.
    Ci saranno altri giorni,
    ci saranno altre voci.
    Sorriderai da sola.
    I gatti lo sapranno.
    Udrai parole antiche,
    parole stanche e vane
    come i costumi smessi
    delle feste di ieri.
    Farai gesti anche tu.
    Risponderai parole −
    viso di primavera,
    farai gesti anche tu.
    I gatti lo sapranno,
    viso di primavera;
    e la pioggia leggera,
    l’alba color giacinto,
    che dilaniano il cuore
    di chi piú non ti spera,
    sono il triste sorriso
    che sorridi da sola.
    Ci saranno altri giorni,
    altre voci e risvegli.
    Soffriremo nell’alba,
    viso di primavera.
  • Il tuo sorriso
    (Pablo Neruda)
    Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l’aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.
    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l’acqua che d’improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d’argento che ti nasce.
    Dura è la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d’aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.
    Amor mio, nell’ora
    più oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d’improvviso
    vedi che il mio sangue macchia
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarà per le mie mani
    come una spada fresca.
    Vicino al mare, d’autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.
    Riditela della notte,
    del giorno, della luna,
    riditela delle strade
    contorte dell’isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l’aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.

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