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Poesie di Alda Merini: le 10 più belle e famose

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Ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Poesie di Alda Merini

Tra le poetesse più amate e apprezzate dai giovani (e non solo) è impossibile dimenticare Alda Merini, celebre scrittrice milanese del XX° secolo.

Dal carattere sensibile e malinconico, visse una vita particolarmente travagliata che la condusse più volte a passare periodi di cura in cliniche psichiatriche.

Qui di seguito la nostra selezione delle più belle poesie di Alda Merini sulla vita, sull’amore, sulla morte, sull’amicizia e tanto altro. Eccole!

Poesie di Alda Merini

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  • Sono nata il ventuno a primavera
    Sono nata il ventuno a primavera
    ma non sapevo che nascere folle,
    aprire le zolle
    potesse scatenar tempesta.
    Così Proserpina lieve
    vede piovere sulle erbe,
    sui grossi frumenti gentili
    e piange sempre la sera.
    Forse è la sua preghiera.
  • L’amore
    L’amore è sofferenza,
    pianto, gioia, sorriso.
    L’amore è felicità,
    tristezza e tormento.
    Non si ama con il cuore,
    si ama con l’anima
    che si impregna di storia.
    Non si ama se non si soffre
    e non si ama
    se non si ha paura di perdere.
    Ma quando ami vivi,
    forse male, forse bene, ma vivi.
    Allora muori
    quando smetti di amare,
    scompari quando non sei più amato.
    Se l’amore ti ferisce,
    cura le tue cicatrici
    e credici, sei vivo…
    Perchè vivi per chi ami
    e per chi ti ama.
  • I poeti lavorano di notte
    I poeti lavorano di notte
    quando il tempo non urge su di loro,
    quando tace il rumore della folla
    e termina il linciaggio delle ore.
    I poeti lavorano nel buio
    come falchi notturni od usignoli
    dal dolcissimo canto
    e temono di offendere Iddio.
    Ma i poeti, nel loro silenzio
    fanno ben più rumore
    di una dorata cupola di stelle.
  • Sorridi
    Sorridi donna
    sorridi sempre alla vita
    anche se lei non ti sorride.
    Sorridi agli amori finiti
    sorridi ai tuoi dolori
    sorridi comunque.
    Il tuo sorriso sarà
    luce per il tuo cammino
    faro per naviganti sperduti.
    Il tuo sorriso sarà
    un bacio di mamma,
    un battito d’ali,
    un raggio di sole per tutti.
  • Il mio passato
    Spesso ripeto sottovoce
    che si deve vivere di ricordi solo
    quando mi sono rimasti pochi giorni.
    Quello che è passato
    è come se non ci fosse mai stato.
    Il passato è un laccio che
    stringe la gola alla mia mente
    e toglie energie per affrontare il mio presente.
    Il passato è solo fumo
    di chi non ha vissuto.
    Quello che ho già visto
    non conta più niente.
    Il passato ed il futuro
    non sono realtà ma solo effimere illusioni.
    Devo liberarmi del tempo
    e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
    che questo meraviglioso istante.
  • A tutte le donne
    Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
    sei un granello di colpa
    anche agli occhi di Dio
    malgrado le tue sante guerre
    per l’emancipazione.
    Spaccarono la tua bellezza
    e rimane uno scheletro d’amore
    che però grida ancora vendetta
    e soltanto tu riesci
    ancora a piangere,
    poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
    poi ti volti e non sai ancora dire
    e taci meravigliata
    e allora diventi grande come la terra
    e innalzi il tuo canto d’amore.
  • Io non ho bisogno di denaro
    Io non ho bisogno di denaro.
    Ho bisogno di sentimenti,
    di parole, di parole scelte sapientemente,
    di fiori detti pensieri,
    di rose dette presenze,
    di sogni che abitino gli alberi,
    di canzoni che facciano danzare le statue,
    di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti…
    Ho bisogno di poesia,
    questa magia che brucia la pesantezza delle parole,

    che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

  • Io sono folle
    Io sono folle, folle,
    folle di amore per te.
    Io gemo di tenerezza
    perché sono folle, folle,
    perché ti ho perduto.
    Stamane il mattino era sì caldo
    che a me dettava questa confusione,
    ma io ero malata di tormento
    ero malata di tua perdizione.
  • Ho conosciuto in te le meraviglie
    Ho conosciuto in te le meraviglie
    meraviglie d’amore sì scoperte
    che parevano a me delle conchiglie
    ove odoravo il mare e le deserte
    spiagge corrive e lì dentro l’amore
    mi son persa come alla bufera
    sempre tenendo fermo questo cuore
    che (ben sapevo) amava una chimera.
  • Sono solo una fanciulla
    Sono folle di te, amore
    che vieni a rintracciare
    nei miei trascorsi
    questi giocattoli rotti delle mie parole.
    Ti faccio dono di tutto
    se vuoi,
    tanto io sono solo una fanciulla
    piena di poesia
    e coperta di lacrime salate,
    io voglio solo addormentarmi
    sulla ripa del cielo stellato
    e diventare un dolce vento
    di canti d’amore per te.
  • Quelle come me
    Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
    Quelle come me donano l’anima,
    perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
    Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
    pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
    Quelle come me guardano avanti,
    anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
    Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
    tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
    Quelle come me quando amano, amano per sempre.
    e quando smettono d’amare è solo perché
    piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
    Quelle come me inseguono un sogno
    quello di essere amate per ciò che sono
    e non per ciò che si vorrebbe fossero.
    Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
    sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
    Quelle come me vorrebbero cambiare,
    ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
    Quelle come me urlano in silenzio,
    perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
    Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
    perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
    Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
    non riceveranno altro che briciole.
    Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
    purtroppo, fondano la loro esistenza.
    Quelle come me passano inosservate,
    ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
    Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
    rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
    e che tu non hai voluto…

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