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25 Frasi di Piero Angela (con immagini)

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Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Frasi di Piero Angela

Piero Angela è stato il più celebre divulgatore scientifico della televisione italiana, autore e conduttore del programma “Quark” seguito poi da “SuperQuark”.

Un personaggio molto amato che ha portato le bellezze della scienza, della storia e della conoscenza in prima serata, rendendole sempre alla portata di tutti.

Qui di seguito le più belle e famose frasi di Piero Angela che ce ne ricordano lo spirito e la profonda saggezza. Eccole!

Aforismi, citazioni e frasi di Piero Angela

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  • La vita è un’avanzata verso le pallottole e le mitragliatrici: quando sei lontano ne senti il fischio, poi, man mano che ti avvicini, è sempre più difficile cavarsela, e prima o poi ti beccano. Dobbiamo rassegnarci, ma anche vivere al meglio perché non saremo mai più giovani come in questo momento.
  • La buona educazione consiste non soltanto nel comportarsi bene, ma anche nel fare in modo che gli altri si comportino bene. Rispettare le regole, ma farle anche rispettare.
  • La razionalità è sempre stata minoritaria, ma è una battaglia che vale la pena di combattere.
  • La razionalità è sempre stata minoritaria, ma è una battaglia che vale la pena di combattere.
  • Noi siamo lì, in quella pallina che non conta niente, nel buio dell’universo. E lì, sotto questa atmosfera così sottile, noi continuiamo a litigare, a prenderci a mazzate, ad ammazzarci. Questo ci dà una regolata su cosa siamo, o cosa dovremmo essere. Uno deve riflettere un po’: sul senso da dare alle cose, alla nostra vita. È qualcosa che colpisce non solo le menti, ma anche i sentimenti e il cuore.
  • Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. È un po’ come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto… Forse anche nella vita è così.
  • Ogni volta che studiamo siamo giovani.
  • Il peggior nemico della cultura è la noia, la mancanza di chiarezza, o l’assenza di creatività.
  • L’Italia è un Paese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita.
  • L'Italia è un Paese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita.
  • Se uno smette di avere progetti è praticamente morto, bisogna averne sempre e portarli avanti.
  • Tutto ciò che vediamo intorno a noi è la proiezione della nostra mente: è la proiezione della nostra educazione, cultura, creatività, capacità imprenditoriale, conoscenza, organizzazione e dei nostri valori (in grado a loro volta di creare regole e di farle rispettare).
  • Morire è un’avventura nei profondi abissi dell’inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini.
  • Oggi la classe politica in Italia è completamente sbilanciata sul versante della distribuzione (alla ricerca di consensi), ed è questo squilibrio a essere all’origine di tanti guai che sono oggi sotto gli occhi di tutti (a cominciare dall’immenso debito pubblico); mentre è estremamente carente sul versante della produzione di ricchezza, quella che è all’origine della crescita. Ma se i politici distribuiscono più ricchezza di quella prodotta, è evidente che si va in rosso, in profondo rosso.
  • L’uguaglianza deve essere quella delle opportunità, non può essere ovviamente quella dei risultati.
  • L'uguaglianza deve essere quella delle opportunità, non può essere ovviamente quella dei risultati.
  • Vi sono tre cose importanti: parlare molto, ripetere e spiegare.
  • La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande.
  • Nelle scuole italiane si insegnano le materie scientifiche, ma non si insegna quasi mai la scienza, ovvero le regole di base che permetterebbero di capire se chi annuncia di aver fatto una scoperta è credibile o no.
  • SSe si accetta di uscire dal recinto accadono cose straordinarie.
  • L’esempio vale per i figli molto più di tante prediche.
  • L'esempio vale per i figli molto più di tante prediche.
  • Se uno cerca di capire le cose, capire anche gli altri, la diversità, le ragioni degli altri, allora riesce anche a gestire meglio le proprie pulsioni.
  • L’uomo non nasce libero, ma è condizionato dai geni e dall’educazione.
  • C’è un concetto di base nella scienza: ogni scoperta, ogni invenzione è sempre il frutto di ricerche precedenti che hanno preparato il terreno.
  • Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno? Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso “persona con valori”. Non puntiamo solo sulle prestazioni.
  • Ogni volta che si insegna qualcosa a un bambino gli si impedisce di scoprirla da solo.
  • Ogni volta che si insegna qualcosa a un bambino gli si impedisce di scoprirla da solo.
  • Per un genitore è importante capire che suo figlio più ancora che un ingegnere o un medico, deve saper diventare un uomo.
  • Abbiamo vissuto. Ci sono quelli che non sono mai nati. Noi per millenni non siamo mai nati. Non nasceremo più, forse.
  • L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l’insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani.
  • Il bene e il male sono due simboli. In realtà le cose sono un po’ più complicate.
  • Il nostro cervello è fatto in modo che l’attenzione sia tanto più alta quanto più un avvenimento suscita emozioni.
  • Capisco i giovani costretti al Lockdown, ma vi assicuro che le bombe erano peggio.
  • Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio.
  • Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
  • Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.

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