Pier Paolo Pasolini è stato uno degli intellettuali più importanti del secondo dopoguerra, nonché regista, poeta e scrittore di altissimo livello artistico.
Di orientamento marxista si è fortemente schierato contro la borghesia, contro i media e contro i movimenti degli studenti del ’68 da lui visti come “figli di papà”. A soli 53 anni fu assassinato barbaramente in circostanze che restano ancora misteriose sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia.
Ecco quindi le più belle e famose frasi di Pier Paolo Pasolini sulla mamma, l’amore, la libertà, la televisione e tanto altro. Scoprile subito!
Aforismi, citazioni e frasi di Pier Paolo Pasolini
- Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine.
- La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
- Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.
- Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù.
- Il moralista dice di no agli altri, l’uomo morale solo a se stesso.
- Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
- L’Italia non ha avuto una grande Destra perché non ha avuto una cultura capace di esprimerla. Essa ha potuto esprimere solo quella rozza, ridicola, feroce destra che è il fascismo.
- Il potere ha avuto bisogno di un tipo diverso di suddito, che fosse prima di tutto un consumatore.
- Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.
- La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
- La serietà è la qualità di coloro che non ne hanno altre.
- Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro.
- Il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo.
- I vari casi di criminalità che riempiono apocalitticamente la cronaca dei giornali e la nostra coscienza abbastanza atterrita, non sono casi: sono, evidentemente, casi estremi di un modo di essere criminale diffuso e profondo: di massa.
- Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro. I “destinati a essere morti” non hanno certo gioventù splendenti: ed ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.
- T’insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece.
- Sesso, consolazione della miseria.
- Seri bisogna esserlo, non dirlo, e magari neanche sembrarlo.
- Non c’è altra metafora del deserto che la vita quotidiana.
- Il cammino incomincia e il viaggio è già finito.
- L’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero.
- Tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù.
- La volgarità è il momento di pieno rigoglio del conformismo.
- È difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
- La mia è una visione apocalittica. Ma se accanto ad essa e all’angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare.
- E io camminerò leggero, andando avanti, scegliendo per sempre la vita, la gioventù.
- Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
- Un uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, razzista, schiavista, qualunquista.
- La TV: qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d’importanza minima, come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti. Oppure viene adoperata ancillarmente come “valletta”.
- Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole.
- I beni superflui rendono la vita superflua.
- La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi.
- Il cinema è un’esplosione del mio amore per la realtà.
- Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
- Un atleta ha un solo modo per realizzare pienamente la propria libertà: lottare liberamente per vincere.
- Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto.
- In una società dove tutto è proibito, si può fare tutto: in una società dove è permesso qualcosa si può fare solo quel qualcosa.
- Questo nostro mondo umano, che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.
- I santi, gli eremiti, ma anche gli intellettuali, i pochi che hanno fatto la storia sono quelli che hanno detto di no, mica i cortigiani e gli assistenti dei cardinali.
- Ciò che resta originario nell’operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.
- La Chiesa non può che essere reazionaria: non può che essere dalla parte del Potere; non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza.
- Io avevo voglia di stare da solo, perché soltanto solo, sperduto, muto, a piedi, riesco a riconoscere le cose.
- Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?
- E io ritardatario sulla morte, in anticipo sulla vita vera, bevo l’incubo della luce come un vino smagliante.
- Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.
- Non appena un uomo rappresenta – con la propria fisicità – il proprio modo di guadagnarsi il pane, suscita pietà.
- L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è ora, il fascismo.
- Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del «goal». Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica.