Luciano De Crescenzo è stato un filosofo, ma anche regista, attore e scrittore italiano, nato a Napoli nel 1928 e vissuto fino al 2019. Nel suo personale percorso professionale decise di dedicarsi completamente alla filosofia dopo 18 anni passati da ingegnere negli uffici della IBM.
De Crescenzo è stato autore di numerose opere di divulgazione filosofica e a una serie di film caratterizzati da un approccio unico alla vita, incentrato sull’umorismo.
Ecco quindi la nostra selezione delle più belle frasi di Luciano De Crescenzo, dalle più divertenti a quelle più famose e profonde. Scoprile subito!
Aforismi, citazioni e frasi di Luciano De Crescenzo
- Siamo angeli con una sola ala: possiamo volare soltanto abbracciati.
- La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano.
- Tutti vorremmo avere sia l’amore sia la libertà, ma quando otteniamo il primo perdiamo la seconda.
- Un vero umorista non ride mai.
- Alcuni temono che la Felicità sia un bene molto lontano, quasi irraggiungibile, motivo per cui corrono a più non posso nella speranza di avvicinarla, senza mai rendersi conto che più corrono e più se ne allontanano.
- Una volta si diceva: t’amerò per tutta la vita. Ma la vita media era di 45 anni. Oggi è meglio non sbilanciarsi.
- La stupidità è il motore del mondo. I politici, gli uomini di marketing, i religiosi, i personaggi dello spettacolo, campano tutti, chi più chi meno, sulla stupidità umana.
- La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
- La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt’al più mi scoccia. L’unica cosa che mi spaventa è il dolore.
- La parola esagerazione non esiste nel vocabolario dell’amore.
- Due rette parallele s’incontrano solo all’infinito quando ormai non gliene frega più niente.
- Tutti possiamo reinventarci. Se non siamo felici diamoci una seconda possibilità.
- In ogni storia d’amore c’è sempre uno che si annoia e uno che soffre.
- Non è la velocità o la potenza del cervello a distinguere l’uomo dalla macchina, bensì l’ironia.
- Ciascuno ha a disposizione tre amori. In media, a ognuno toccano un amore intorno ai sedici anni, uno durante la maturità e uno quando si è anziani. Io li ho vissuti tutti e tre.
- – Chi in vita sua non ha mai avuto dubbi? Solo uno stupido.
– Ne sei proprio sicuro?
– Non ho alcun dubbio! - Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
- Se la moda fosse una cosa seria non cambierebbe tutti gli anni.
- Il tempo è un’emozione, ed è una grandezza bidimensionale, nel senso che lo puoi vivere in due dimensioni diverse: in lunghezza e in larghezza. Se lo vivete in lunghezza, in modo monotono, sempre uguale, dopo sessant’anni, voi avete sessant’anni. Se invece lo vivi in larghezza, con alti e bassi, innamorandoti, magari facendo pure qualche sciocchezza, allora dopo sessant’anni avrai solo trent’anni. Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.
- Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
- Pare che in Italia, solo nell’ultimo secolo, ci siano state ben quattrocento Madonne piangenti e non una, dico una, che sorride.
- Eleganti si nasce. Uno può anche diventare ricco da un momento all’altro, però se non ha classe resta sempre ‘nu pezzente!
- Il pregiudizio è un limite di chi lo attua, non di chi lo riceve.
- Il massimo della vanità è scrivere i propri pensieri, nascondere il quaderno e sperare che qualcuno lo trovi.
- Tacere non significa che io non abbia niente da dire, o che quello che vedo mi sta bene. Il mio tacere vuol dire: “Ho capito chi sei e non vali nemmeno la mia attenzione”. Il silenzio non è vuoto ma è… pieno di risposte. È solo quando riesci a “tacere”, evitando discussioni inutili, che mostri la tua intelligenza e la tua saggezza. Questa è quel genere di filosofia che non è nata per essere insegnata ma per essere “praticata”.
- I vecchi che posseggono il senso dell’umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull’età.
- L’innamoramento è una forma di esaurimento nervoso.
- La macchina bella, il titolo accademico, la tribuna d’onore e tutte le mille comodità inventate dal consumismo altro non sono che gradini, gradini di una scala di valori, che il potere ha creato per costringere l’uomo a produrre sempre di più.
- Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.
- A volte noi uomini facciamo l’amore solo per dimostrare a noi stessi che siamo ancora capaci di farlo.
- Tra tutte le moderne invenzioni (la televisione, l’automobile, il telefono, internet e via dicendo) la migliore è l’anestesia.
- Ho compiuto ottant’anni. Le donne mi piacciono ancora, ma non mi ricordo perché!
- La mia prima esperienza sessuale è stata bellissima e sarebbe stata ancora più bella se fossimo stati in due.
- Ex è una bella parola! Essere un ex è già qualcosa. Ex combattente, ex amante, ex violinista, ex sciupafemmine. In pratica tutti gli ex, a eccezione dell’ex vivente.
- Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono.
- La povertà del futuro sarà l’ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
- Nella vita per ogni sorriso che ti risparmi c’è almeno un sorriso che ti perdi.
- Quella del calcio è l’unica forma di amore eterno che esiste al mondo. Chi è tifoso di una squadra lo resterà per tutta la vita. Potrà cambiare moglie, amante e partito politico, ma mai la squadra del cuore.
- C’è un luogo fatto apposta per pensare, questo è la vasca da bagno. Basta immergersi al buio per dieci minuti e i pensieri arrivano da soli.
- La ricchezza è una condizione relativa: è ricco chi guadagna di più di quanto spende e, viceversa, è povero chi ha esigenze superiori al reddito.
- Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell’animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana.
- In ogni relazione amorosa c’è sempre uno che soffre e l’altro che si annoia, e questo perché l’amore inizia contemporaneamente per poi finire in tempi diversi. Meglio allora l’amicizia: quella vera, dura più a lungo e cresce con il passare degli anni.
- Spesso mi sono chiesto se il «benpensante» è anche uno che pensa. In realtà non pensa affatto, anche perché, a forza di pensarla come la pensano gli altri, gli si è atrofizzato il cervello. Più che ambire al titolo di dottore, ognuno cerchi di guadagnarsi almeno quello di egregio [da ex gregis = fuori dal gregge] e di pensare con il proprio cervello.
- La solitudine in se stessa non è né brutta né bella. La solitudine è un accrescitivo, è una lente d’ingrandimento: se stai male e sei solo, stai malissimo, se stai bene e sei solo, stai benissimo. Il guaio è che in genere si sta più male che bene.
- Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi.
- L’Auditel, in quanto gradimento della maggioranza, rappresenta la stupidità media di una nazione con conseguenze a dir poco catastrofiche. E vediamo perché. La parola audience (che, attenzione, si scrive audience ma che si pronunzia odiens, proprio per sottolinearne la pericolosità) produce un abbassamento della qualità di tutti i programmi televisivi. La TV, infatti, proprio per andare incontro al gusto delle masse abbassa il proprio gusto fino a farlo coincidere con quello della maggioranza.
- L’animo umano ha bisogno di nutrirsi di speranza, così come lo stomaco ha bisogno di cibo. La vita invece spesso è amara e non concede scappatoie ai desideri dei mortali. Alcune verità sono senza alternative: tutti dobbiamo morire, chi è brutto non potrà mai diventare bello, chi è vecchio non potrà mai ritornare giovane e chi vive una vita opaca e senza entusiasmi sa che molto difficilmente riuscirà a cambiarla. E allora che fare? Non resta che rifugiarsi nel mistero, evadere nel trascendente. Ed ecco fiorire da ogni parte le favole, gli extraterrestri, gli oroscopi, le droghe e gli estremismi politici.