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Le 20 più belle Frasi in Latino sull’Ignoranza (con traduzione)

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Ultimo aggiornamento: 15 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Frasi in Latino sull'Ignoranza
Giovane Cicerone che legge (Vincenzo Foppa)

Con tutti i mezzi di comunicazione che abbiamo oggi a disposizione è molto facile informarsi e colmare l’ignoranza che abbiamo su un determinato argomento. Tuttavia, per pigrizia, a volte tendiamo a percorrere la via più facile, evitando di sforzarci quanto basterebbe per imparare qualcosa.

La nostra civiltà è arrivata a un livello di conoscenza che va al di là di quanto possa immagazzinare un solo cervello, neanche i più grandi geni si avvicinano minimamente dal sapere tutto. Non dobbiamo vedere l’ignoranza, quindi, come una vergogna, ma come un’opportunità per imparare sempre qualcosa di nuovo.

Qui di seguito una selezione delle più belle frasi in latino sull’ignoranza tradotte in italiano che ci aiuteranno a riflettere sul tema del sapere e su quanto sia importante cercare di allargare le nostre vedute. Scoprile subito!

Proverbi, citazioni e frasi in latino sull’ignoranza (con traduzione)

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  • Caecus et ignorans passu gradiuntur eodem.
    Un cieco e un ignorante procedono allo stesso modo.
  • Ille nihil dubitat qui nullam scientiam habet.
    L’ignorante non ha mai dubbi.
  • In nihil sapiendo vita iucundissima est.
    Per chi è del tutto ignorante la vita è giocondissima.
    (Publilio Siro)
  • Scientia non habet inimicum nisi ignorantem.
    Unico nemico della sapienza è l’ignorante.
  • Per multum risum stultus cognoscitur.
    Lo stolto lo si riconosce dal troppo ridere.
  • Ars non habet inimicum nisi ignorantem.
    Il peggior nemico dell’arte è l’ignorante.
  • Digitum stulto ne permittas.
    Non offrire un dito allo stolto. Se al villano dai un dito si prende la mano.
  • In risu agnoscitur fatuus.
    Lo stolto si riconosce dal riso.
  • Plura interrogantur a stulto, quam queant a sapiente dilui.
    Fa più domande uno stolto che spiegazioni un saggio.
  • Rustica natura semper sequitur sua iura.
    Un villano rimane sempre villano.
  • Digitum stulto ne permittas.
    Se al villano dai un dito si prende la mano.
  • Ignorantia legis non excusat.
    L’ignoranza della legge non scusa nessuno.
  • Litterae non intrant sine sanguine.
    Il sapere non entra senza sforzo.
  • Scio me nescire.
    So di non sapere.
  • Litterarum radices amarae, fructus dulces.
    Le radici del sapere sono amare, ma i frutti sono dolci.
  • Dubium sapientiae initium.
    Il dubbio è l’inizio del sapere.
  • Si caecus caecum ducit, ambo in foveam cadunt.
    Se un cieco guida l’altro, tutti i due cascano nella fossa.
  • Sapientis est mutare consilium.
    È proprio del sapiente mutare parere.
  • Stultus quoque si taquerit, sapiens reputabitur.
    Anche lo sciocco, se avrà taciuto, sarà considerato saggio.
  • Dum vitant stulti vitia in contraria currunt.
    Gli stolti, per evitare i vizi, cadono nell’errore contrario.
  • Eventus docet: stultorum iste magister est.
    L’esperienza insegna, essa è la maestra degli stolti.
  • De rustica progenie, semper villana fuit.
    Colui che discese da stirpe rustica, rimase sempre un rozzo.

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