La lingua latina, per oltre un millennio, è stata la lingua più importante e parlata al mondo. Anche se al giorno d’oggi questa lingua non è più diffusa come un tempo, capita spesso di avere a che fare con proverbi, locuzioni o motti scritti in questa bellissima lingua.
La forza espressiva delle frasi latine suscita da sempre un fascino antico e un po’ intellettuale. Per questo motivo, oltre che a studiarne la grammatica, è importante, perché no, imparare alcune frasi celebri da poter dedicare e condividere su Instagram, Tumblr e Facebook.
Di seguito un’ampia raccolta di frasi in latino famose (brevi), tradotte anche in italiano, con le più belle, diffuse e adatte per ogni occasione. Eccole!
Aforismi, citazioni e frasi in latino famose (con traduzione)
- Veni, vidi, vici.
Venni, vidi, vinsi.
(Gaio Giulio Cesare) - Carpe diem.
Cogli l’attimo.
(Quinto Orazio Flacco) - Ubi maior minor cessat.
Laddove vi è il maggiore, il minore decade [In presenza di una persona più potente quello che ne ha meno perde la propria importanza]. - Condicio sine qua non.
Condizione senza la quale non si può verificare un evento. - Aut aut.
O questo o quello. - Status quo.
Stato di equilibrio. - De omnibus dubitandum.
Dubita di tutto.
(Cartesio) - Inter sidera versor.
Mi sposto tra le stelle. - Habere non haberi.
Possedere e non essere posseduti. - Homines, nihil agendo, agere consuescunt male.
Gli uomini, non facendo nulla, si abituano a fare malamente.
(Publilio Siro) - In toto.
Per intero. - Urbi et Orbi.
Alla città [di Roma] e al mondo [All’Urbe e all’Orbe]. - Vivere est cogitare.
Vivere è pensare.
(Marco Tullio Cicerone) - Ante litteram.
Crima della lettera [che percorre i tempi]. - Vox populi, vox Dei.
Voce di popolo, voce di Dio. - Omnia quae nunc vetustissima creduntur, nova fuere.
Tutte le cose che ora si credono antichissime, un tempo furono nuove.
(Publio Cornelio Tacito) - E pluribus unum.
Dai molti uno.
(Motto nazionale degli Stati Uniti d’America) - Gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo.
Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
(Lucrezio) - Dulcis in fundo.
Il dolce giunge alla fine del pasto. - Ecce Homo.
Ecco l’uomo.
(Ponzio Pilato ai Giudei, mostrando loro Gesù flagellato) - Aut inveniam viam aut faciam.
O troveremo una strada o ne costruiremo una.
(Annibale) - Via Crucis.
Via della Croce [Il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione]. - Vice versa.
Cambiato al contrario. - Animum debes mutare, non caelum.
È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi.
(Lucio Anneo Seneca) - Obtorto collo.
A collo torto [contro voglia]. - Ipsa sua melior fama.
Migliore della sua stessa fama.
(Publio Ovidio Nasone) - Carthago delenda est.
Cartagine deve essere distrutta.
(Marco Porcio Catone) - Una tantum.
Una soltanto. - Ars longa, vita brevis.
L’arte è lunga, la vita è breve [il tempo che abbiamo non basta per raggiungere la perfezione].
(Lucio Anneo Seneca) - Ad hoc.
Per questo. - Scientia potentia est.
Sapere è potere.
(Francesco Bacone) - Mutatis mutandis.
Mutate le cose che sono da mutarsi [cambiate le cose che bisogna siano cambiate]. - Electa una via, non datur recursus ad alteram.
Scelta una via non è consentito fare ricorso ad un’altra. - Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Errare è umano, ma perseverare è diabolico.
(Agostino d’Ippona) - Labor omnia vincit.
Il lavoro vince ogni cosa.
(Publio Virgilio Marone) - Lapsus linguae.
Errore di lingua. - Fluctuat nec mergitur.
È sbattuta dalle onde, ma non affonda.
(Motto della città di Parigi) - Oderint dum metuant.
Mi odino pure, purché mi temano.
(Caligola) - Ad maiora!
Verso cose più grandi! [da usare come augurio per futuri nuovi successi]. - Mors tua vita mea.
La tua morte è la mia vita [la tua sconfitta corrisponde alla mia vittoria]. - Amicum cum vides obliviscere miserias.
Quando vedi un amico, dimenticati delle sventure.
(Appio Claudio Cieco) - Nemo propheta in patria.
Nessuno è profeta nella [propria] patria.
(Gesù Cristo – Vangeli) - Noli me tangere.
Non mi toccare. - Omnia praeclara rara.
Tutte le cose eccelse sono rare.
(Marco Tullio Cicerone) - Accipere quam facere praestat iniuriam.
È meglio subire un’ingiustizia, piuttosto che compierla.
(Marco Tullio Cicerone) - Absentem laedit cum ebrio qui litigat.
Discutere con un ubriaco è come discutere con chi non è presente.
(Publilio Siro) - Honoris causa.
Per motivo d’onore [riconoscimento accademico dato a chi si è distinto in una particolare materia]. - Forma mentis.
Forma della mente [modo di pensare]. - Si vis pacem, para iustitiam.
Se vuoi la pace, prepara la giustizia. - Perfer et obdura: multo graviora tulisti.
Sopporta e persevera; cose molto più gravi sopportasti.
(Publio Ovidio Nasone) - Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Sbagliare è umano, ma perseverare [nell’errore] è diabolico. - Si vis pacem, para bellum.
Se vuoi la pace, prepara la guerra.
(Publio Vegezio Renato) - Senectus insanabilis morbus est.
La vecchiaia è una malattia incurabile.
(Lucio Anneo Seneca) - Ex aequo et bono.
Secondo quanto è giusto ed equo. - Ipso facto.
Automaticamente. - Etiam capillus unus habet umbram suam.
Anche un solo capello ha la sua ombra [Ogni cosa lascia una traccia].
(Publilio Siro) - Melius abundare quam deficere.
Meglio abbondare che deficere. - Ius primae noctis.
Diritto della prima notte [Il preteso diritto, nel medioevo, da parte di un signore feudale, durante il matrimonio di un proprio servo della gleba, di sostitursi al marito nella prima notte di nozze]. - Cogito ergo sum.
Penso, dunque sono.
(Cartesio) - Quos Deus perdere vult, dementat prius.
Quelli che gli dèi vogliono distruggere, prima li fanno impazzire. - Patria est ubicumque est bene.
La patria è dove si sta bene.
(Marco Tullio Cicerone) - Mala tempora currunt sed peiora parantur.
Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori. - Ora et labora.
Prega e lavora. - Omne ignotum pro magnifico.
Tutto ciò che è sconosciuto è sublime.
(Publio Cornelio Tacito) - Par condicio creditorum.
Parità di trattamento dei creditori. - Ars aemula naturae.
L’arte emula la natura.
(Apuleio) - Non nobis solum nati sumus.
Non siamo nati soltanto per noi stessi.
(Marco Tullio Cicerone) - In medio stat virtus.
La virtù sta nel mezzo.
(Aristotele) - Pecunia, si uti scis, ancilla est, si nescis, domina.
I soldi se li sai usare ti servono, se non li sai usare ti sono padroni. - Si enim fallor, sum.
Se sbaglio, esisto.
(Agostino d’Ippona) - Qui gladio ferit gladio perit.
Chi di spada ferisce, di spada perisce.
(Gesù – Vangeli) - Numerus convenit.
I conti tornano. - Amicus omnibus, amicus nemini.
Amico di tutti, amico di nessuno. - Memento audere semper.
Ricorda di osare sempre.
(Gabriele D’Annunzio) - Uno pro puncto caruit Martinus Asello.
Per un punto Martin perse la cappa. - Video meliora proboque, deteriora sequor.
Vedo il meglio e l’approvo, ma seguo il peggio.
(Publio Ovidio Nasone) - Una hirundo non facit ver.
Una rondine non fa primavera. - Dum spiro, spero.
Finché respiro, ho speranza.
(Marco Tullio Cicerone) - Ave, Caesar, morituri te salutant.
Ave, Cesare, quelli che vanno a morire ti salutano.
(Frase pronunciata dai gladiatori prima dell’inizio dei giochi) - Ipse dixit.
L’ha detto egli stesso. - Casus belli.
Motivo della guerra. - Piger ipse sibi obstat.
Il pigro si ostacola da solo.
(Lucio Anneo Seneca) - Mens sana in corpore sano.
Mente sana in corpo sano.
(Decimo Giunio Giovenale) - Ab uno disce omnes.
Da uno capisci come sono tutti.
(Publio Virgilio Marone) - Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Dove fanno il deserto, lo chiamano pace.
(Publio Cornelio Tacito) - Omnia mors æquat.
La morte livella ogni cosa.
(Claudio Claudiano) - Odi profanum vulgus et arceo.
Odio il volgo profano, e lo tengo lontano.
(Quinto Orazio Flacco) - Libertas, quae non in eo est ut iusto utamur domino, sed ut nullo.
La libertà non consiste nell’avere un padrone giusto, ma nel non averne alcuno.
(Marco Tullio Cicerone) - Vinum incendit iram.
Il vino accende l’ira.
(Lucio Anneo Seneca) - Quis custodiet ipsos custodes?
Chi controlla i controllori?
(Giovenale) - Frangar, non flectar.
Mi spezzo, ma non mi piego.
(Quinto Orazio Flacco) - Sol omnibus lucet.
Il sole splende per tutti [Tutti han diritto alla vita].
(Gaio Petronio Arbitro) - Veritas filia temporis.
La verità è figlia del tempo.
(Aulo Gellio) - Qui scit sanare scit destruere.
Chi sa guarire sa distruggere. - Homo homini lupus.
L’uomo è un lupo per gli altri uomini.
(Plauto) - Tertium non datur.
Una terza cosa non è data [Non ci sono altre possibilità eccetto queste due]. - Pulvis et umbra sumus.
Siamo polvere e ombra.
(Quinto Orazio Flacco) - Sic transit gloria mundi.
Così passa la gloria del mondo [Pronunciata anche da Silvio Berlusconi commentando la notizia della morte di Muammar Gheddafi]. - Dictum, factum.
Detto, fatto.
(Publio Terenzio Afro) - Summum jus, summa injuria.
Estrema giustizia, estrema ingiustizia.
(Marco Tullio Cicerone) - Nec sine te, nec tecum vivere possum.
Non posso vivere con te, né senza di te.
(Publio Ovidio Nasone) - De gustibus non est disputandum.
I gusti non si discutono. - De minimis non curat praetor.
Il pretore non si occupa di cose di poca importanza. - Lupus in fabula.
Il lupo nel discorso. - Defecatio matutina bona tam quam medicina.
La defecazione mattutina è benefica quanto una medicina. - Absenti nemo ne nocuisse velit.
Non lasciare che si parli male di chi è assente.
(Sesto Properzio) - Parce sepulto.
Perdona chi è sepolto.
(Publio Virgilio Marone) - Dente lupus, cornu taurus petit.
Il lupo assale con i denti, il toro con le corna. - Levis est dolor qui loquitur, magnus muta.
Lieve è il dolore che parla. Il grande, è muto.
(Lucio Anneo Seneca) - Diligite iustitiam qui iudicatis terram.
Amate la giustizia, voi che siete giudici in terra.
(Salomone) - Impunitas semper ad deteriora invitat.
L’impunità invita sempre a cose peggiori.
(Marco Porcio Catone) - In pectore.
Nel petto [nel cuore]. - De mortuis nihil nisi bonum.
Dei morti niente si dica se non il bene.
(Chilone) - Divide et impera.
Dividi e comanda. - Corruptissima re publica plurimae leges.
Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto.
(Publio Cornelio Tacito) - Odero, si potero; si non, invitus amabo.
Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.
(Publio Ovidio Nasone) - Nosce te ipsum.
Conosci te stesso. - Deus vult.
Dio lo vuole.
(Urbano II, sulla piazza della cattedrale di Clermont in Francia lanciando la prima Crociata) - Nec scire fas est omnia.
Non è possibile sapere tutto.
(Quinto Orazio Flacco) - Repetita juvant.
Ripetere la stessa cosa, aiuta. - Audaces fortuna iuvat.
La fortuna aiuta gli audaci.
(Publio Virgilio Marone) - Omnia tempus habent.
Ogni cosa ha il suo tempo. - Donec dies elucescat.
Fino a che non spunta il giorno. - Omnia vincit amor.
L’amore vince su tutto.
(Publio Virgilio Marone) - Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor.
Ciò che non proibisce la legge, lo proibisce la vergogna.
(Lucio Anneo Seneca) - Mens agitat mole.
Lo spirito muove la materia.
(Publio Virgilio Marone) - Fortuna caeca est.
La fortuna è cieca.
(Marco Tullio Cicerone) - Unus sed leo.
Uno, ma leone.
(Esopo) - Qui pro quo.
Qualcosa al posto di qualcos’altro [Equivoco]. - Quo vadis?
Dove vai? - Nihil tam munitum quod non expugnariI pecunia possit.
Nulla è così forte da non poter essere vinto con il denaro.
(Marco Tullio Cicerone) - Homo faber fortunae suae.
L’uomo è l’artefice della propria sorte.
(Appio Claudio Cieco) - Asinus asinum fricat.
L’asino gratta l’asino [L’ignorante loda l’altro ignorante].
(Marco Tullio Cicerone) - Omnia prius experiri quam armis sapientem decet.
Il saggio tenta ogni strada prima di passare alle armi.
(Publio Terenzio Afro) - Unus pro omnibus, omnes pro uno.
Tutti per uno, uno per tutti. - Maxima illecebra est peccandi impunitatis spes.
La speranza di restare impuniti è il più grande incentivo a trasgredire le regole.
(Marco Tullio Cicerone) - Ad astros seniores redit.
Gli anziani tornano alle stelle.
(Marco Valerio Marziale) - Non omnia possumus omnes.
Non tutti possiamo tutto.
(Publio Virgilio Marone) - Memento mori.
Ricorda che devi morire. - Ego sum lux mundi; qui sequitur me non ambulat in tenebris, sed habebit lumen vitae.
Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
(Vangelo secondo Giovanni 8:12) - Mors ultima linea rerum est.
La morte è il limite di ogni cosa.
(Quinto Orazio Flacco) - Manus manum lavat.
Una mano lava l’altra.
(Petronio) - Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Scusa non richiesta, accusa manifesta [Se non hai niente di cui giustificarti, non scusarti]. - Fert omnia aetas.
Il tempo porta via tutto. - Laurea honoris causa.
Laurea a scopo di onore. - Multos inimicos, honorem multum.
Molti nemici, molto onore.
(Gaio Giulio Cesare) - Idem est non esse et non probari.
È la stessa cosa non essere e non mostrarsi. - Littus ama; altum alii teneant.
Ama la riva; lascia agli altri il mare profondo.
(Publio Virgilio Marone) - In vino veritas.
Nel vino è la verità. - Non erat hic locus.
Non era qui il suo luogo.
(Quinto Orazio Flacco) - Extrema ratio.
Estremo rimedio. - Fiat lux.
Sia fatta la luce.
(Bibbia – Genesi 1:3) - Omnia munda mundis.
Tutto è puro per i puri.
(Paolo di Tarso) - Dulce bellum inexpertis.
La guerra è dolce per quelli che non l’hanno sperimentata.
(Erasmo da Rotterdam) - Gloria victis.
Gloria ai vinti. - Fama nihil est celerius.
Niente è più rapido della fama.
(Tito Livio) - Habemus Papam.
Abbiamo il papa.
(Annuncio a cui segue la proclamazione del nuovo papa) - Hic et nunc.
Qui e ora. - Regnabo, regno, regnavi, sum sine regno.
Regnerò, regno, regnavo, sono senza regno.
(Motto che accompagna le raffigurazioni della ruota della fortuna) - Acta est fabula.
La commedia è finita.
(Cesare Ottaviano Augusto [Prima di morire]) - Nec quod fuimusve sumusve, cras erimus.
E non saremo domani quelli che fummo, né quelli che siamo.
(Publio Ovidio Nasone) - Forma bonum fragile est.
La bellezza è un bene fragile.
(Publio Ovidio Nasone) - Panem e circenses.
Pani e giochi circensi.
(Decimo Giunio Giovenale) - Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris.
Ricorda uomo, che polvere sei e polvere ritornerai.
(Bibbia – Genesi 3:19) - In dubiis abstine.
Nel dubbio, non prendere posizione. - Inventa lege, inventa fraude.
Fatta la legge, trovato l’inganno. - Omnia Romae cum pretio.
A Roma tutto ha un prezzo.
(Decimo Giunio Giovenale) - Facta, non verba.
Fatti, non parole. - Qui tacet,consentire videtur.
Chi tace acconsente.