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125 Frasi in Latino brevi e famose (con traduzione)

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Ultimo aggiornamento: 16 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Frasi in Latino Famose

La lingua latina, per oltre un millennio, è stata la lingua più importante e parlata al mondo. Anche se al giorno d’oggi questa lingua non è più diffusa come un tempo, capita spesso di avere a che fare con proverbi, locuzioni o motti scritti in questa bellissima lingua.

La forza espressiva delle frasi latine suscita da sempre un fascino antico e un po’ intellettuale. Per questo motivo, oltre che a studiarne la grammatica, è importante, perché no, imparare alcune frasi celebri da poter dedicare e condividere su Instagram, Tumblr e Facebook.

Di seguito un’ampia raccolta di frasi in latino famose (brevi), tradotte anche in italiano, con le più belle, diffuse e adatte per ogni occasione. Eccole!

Aforismi, citazioni e frasi in latino famose (con traduzione)

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  • Veni, vidi, vici.
    Venni, vidi, vinsi.
    (Gaio Giulio Cesare)
  • Carpe diem.
    Cogli l’attimo.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Carpe diem.
  • Ubi maior minor cessat.
    Laddove vi è il maggiore, il minore decade [In presenza di una persona più potente quello che ne ha meno perde la propria importanza].
  • Condicio sine qua non.
    Condizione senza la quale non si può verificare un evento.
  • Aut aut.
    O questo o quello.
  • Status quo.
    Stato di equilibrio.
  • De omnibus dubitandum.
    Dubita di tutto.
    (Cartesio)
  • Dubita di tutto.
  • Inter sidera versor.
    Mi sposto tra le stelle.
  • Habere non haberi.
    Possedere e non essere posseduti.
  • Homines, nihil agendo, agere consuescunt male.
    Gli uomini, non facendo nulla, si abituano a fare malamente.
    (Publilio Siro)
  • In toto.
    Per intero.
  • Urbi et Orbi.
    Alla città [di Roma] e al mondo [All’Urbe e all’Orbe].
  • Vivere est cogitare.
    Vivere è pensare.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Vivere è pensare.
  • Ante litteram.
    Crima della lettera [che percorre i tempi].
  • Vox populi, vox Dei.
    Voce di popolo, voce di Dio.
  • Omnia quae nunc vetustissima creduntur, nova fuere.
    Tutte le cose che ora si credono antichissime, un tempo furono nuove.
    (Publio Cornelio Tacito)
  • E pluribus unum.
    Dai molti uno.
    (Motto nazionale degli Stati Uniti d’America)
  • Gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo.
    Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
    (Lucrezio)
  • Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
  • Dulcis in fundo.
    Il dolce giunge alla fine del pasto.
  • Ecce Homo.
    Ecco l’uomo.
    (Ponzio Pilato ai Giudei, mostrando loro Gesù flagellato)
  • Aut inveniam viam aut faciam.
    O troveremo una strada o ne costruiremo una.
    (Annibale)
  • Via Crucis.
    Via della Croce [Il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione].
  • Vice versa.
    Cambiato al contrario.
  • Animum debes mutare, non caelum.
    È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • È l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi.
  • Obtorto collo.
    A collo torto [contro voglia].
  • Ipsa sua melior fama.
    Migliore della sua stessa fama.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Carthago delenda est.
    Cartagine deve essere distrutta.
    (Marco Porcio Catone)
  • Una tantum.
    Una soltanto.
  • Ars longa, vita brevis.
    L’arte è lunga, la vita è breve [il tempo che abbiamo non basta per raggiungere la perfezione].
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Ad hoc.
    Per questo.
  • Scientia potentia est.
    Sapere è potere.
    (Francesco Bacone)
  • Sapere è potere.
  • Mutatis mutandis.
    Mutate le cose che sono da mutarsi [cambiate le cose che bisogna siano cambiate].
  • Electa una via, non datur recursus ad alteram.
    Scelta una via non è consentito fare ricorso ad un’altra.
  • Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
    Errare è umano, ma perseverare è diabolico.
    (Agostino d’Ippona)
  • Labor omnia vincit.
    Il lavoro vince ogni cosa.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Lapsus linguae.
    Errore di lingua.
  • Fluctuat nec mergitur.
    È sbattuta dalle onde, ma non affonda.
    (Motto della città di Parigi)
  • Oderint dum metuant.
    Mi odino pure, purché mi temano.
    (Caligola)
  • Mi odino pure, purché mi temano.
  • Ad maiora!
    Verso cose più grandi! [da usare come augurio per futuri nuovi successi].
  • Mors tua vita mea.
    La tua morte è la mia vita [la tua sconfitta corrisponde alla mia vittoria].
  • Amicum cum vides obliviscere miserias.
    Quando vedi un amico, dimenticati delle sventure.
    (Appio Claudio Cieco)
  • Nemo propheta in patria.
    Nessuno è profeta nella [propria] patria.
    (Gesù Cristo – Vangeli)
  • Noli me tangere.
    Non mi toccare.
  • Omnia praeclara rara.
    Tutte le cose eccelse sono rare.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Accipere quam facere praestat iniuriam.
    È meglio subire un’ingiustizia, piuttosto che compierla.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • È meglio subire un'ingiustizia, piuttosto che compierla.
  • Absentem laedit cum ebrio qui litigat.
    Discutere con un ubriaco è come discutere con chi non è presente.
    (Publilio Siro)
  • Honoris causa.
    Per motivo d’onore [riconoscimento accademico dato a chi si è distinto in una particolare materia].
  • Forma mentis.
    Forma della mente [modo di pensare].
  • Si vis pacem, para iustitiam.
    Se vuoi la pace, prepara la giustizia.
  • Perfer et obdura: multo graviora tulisti.
    Sopporta e persevera; cose molto più gravi sopportasti.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
    Sbagliare è umano, ma perseverare [nell’errore] è diabolico.
  • Si vis pacem, para bellum.
    Se vuoi la pace, prepara la guerra.
    (Publio Vegezio Renato)
  • Se vuoi la pace, prepara la guerra.
  • Senectus insanabilis morbus est.
    La vecchiaia è una malattia incurabile.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Ex aequo et bono.
    Secondo quanto è giusto ed equo.
  • Ipso facto.
    Automaticamente.
  • Etiam capillus unus habet umbram suam.
    Anche un solo capello ha la sua ombra [Ogni cosa lascia una traccia].
    (Publilio Siro)
  • Melius abundare quam deficere.
    Meglio abbondare che deficere.
  • Ius primae noctis.
    Diritto della prima notte [Il preteso diritto, nel medioevo, da parte di un signore feudale, durante il matrimonio di un proprio servo della gleba, di sostitursi al marito nella prima notte di nozze].
  • Cogito ergo sum.
    Penso, dunque sono.
    (Cartesio)
  • Penso, dunque sono.
  • Quos Deus perdere vult, dementat prius.
    Quelli che gli dèi vogliono distruggere, prima li fanno impazzire.
  • Patria est ubicumque est bene.
    La patria è dove si sta bene.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Mala tempora currunt sed peiora parantur.
    Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori.
  • Ora et labora.
    Prega e lavora.
  • Omne ignotum pro magnifico.
    Tutto ciò che è sconosciuto è sublime.
    (Publio Cornelio Tacito)
  • Par condicio creditorum.
    Parità di trattamento dei creditori.
  • Ars aemula naturae.
    L’arte emula la natura.
    (Apuleio)
  • Non nobis solum nati sumus.
    Non siamo nati soltanto per noi stessi.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Non siamo nati soltanto per noi stessi.
  • In medio stat virtus.
    La virtù sta nel mezzo.
    (Aristotele)
  • Pecunia, si uti scis, ancilla est, si nescis, domina.
    I soldi se li sai usare ti servono, se non li sai usare ti sono padroni.
  • Si enim fallor, sum.
    Se sbaglio, esisto.
    (Agostino d’Ippona)
  • Qui gladio ferit gladio perit.
    Chi di spada ferisce, di spada perisce.
    (Gesù – Vangeli)
  • Numerus convenit.
    I conti tornano.
  • Amicus omnibus, amicus nemini.
    Amico di tutti, amico di nessuno.
  • Memento audere semper.
    Ricorda di osare sempre.
    (Gabriele D’Annunzio)
  • Ricorda di osare sempre.
  • Uno pro puncto caruit Martinus Asello.
    Per un punto Martin perse la cappa.
  • Video meliora proboque, deteriora sequor.
    Vedo il meglio e l’approvo, ma seguo il peggio.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Una hirundo non facit ver.
    Una rondine non fa primavera.
  • Dum spiro, spero.
    Finché respiro, ho speranza.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Ave, Caesar, morituri te salutant.
    Ave, Cesare, quelli che vanno a morire ti salutano.
    (Frase pronunciata dai gladiatori prima dell’inizio dei giochi)
  • Ipse dixit.
    L’ha detto egli stesso.
  • Casus belli.
    Motivo della guerra.
  • Piger ipse sibi obstat.
    Il pigro si ostacola da solo.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Il pigro si ostacola da solo.
  • Mens sana in corpore sano.
    Mente sana in corpo sano.
    (Decimo Giunio Giovenale)
  • Ab uno disce omnes.
    Da uno capisci come sono tutti.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
    Dove fanno il deserto, lo chiamano pace.
    (Publio Cornelio Tacito)
  • Omnia mors æquat.
    La morte livella ogni cosa.
    (Claudio Claudiano)
  • Odi profanum vulgus et arceo.
    Odio il volgo profano, e lo tengo lontano.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Libertas, quae non in eo est ut iusto utamur domino, sed ut nullo.
    La libertà non consiste nell’avere un padrone giusto, ma nel non averne alcuno.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • La libertà non consiste nell'avere un padrone giusto, ma nel non averne alcuno.
  • Vinum incendit iram.
    Il vino accende l’ira.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Quis custodiet ipsos custodes?
    Chi controlla i controllori?
    (Giovenale)
  • Frangar, non flectar.
    Mi spezzo, ma non mi piego.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Sol omnibus lucet.
    Il sole splende per tutti [Tutti han diritto alla vita].
    (Gaio Petronio Arbitro)
  • Veritas filia temporis.
    La verità è figlia del tempo.
    (Aulo Gellio)
  • La verità è figlia del tempo.
  • Qui scit sanare scit destruere.
    Chi sa guarire sa distruggere.
  • Homo homini lupus.
    L’uomo è un lupo per gli altri uomini.
    (Plauto)
  • Tertium non datur.
    Una terza cosa non è data [Non ci sono altre possibilità eccetto queste due].
  • Pulvis et umbra sumus.
    Siamo polvere e ombra.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Sic transit gloria mundi.
    Così passa la gloria del mondo [Pronunciata anche da Silvio Berlusconi commentando la notizia della morte di Muammar Gheddafi].
  • Dictum, factum.
    Detto, fatto.
    (Publio Terenzio Afro)
  • Summum jus, summa injuria.
    Estrema giustizia, estrema ingiustizia.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Nec sine te, nec tecum vivere possum.
    Non posso vivere con te, né senza di te.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Non posso vivere con te, né senza di te.
  • De gustibus non est disputandum.
    I gusti non si discutono.
  • De minimis non curat praetor.
    Il pretore non si occupa di cose di poca importanza.
  • Lupus in fabula.
    Il lupo nel discorso.
  • Defecatio matutina bona tam quam medicina.
    La defecazione mattutina è benefica quanto una medicina.
  • Absenti nemo ne nocuisse velit.
    Non lasciare che si parli male di chi è assente.
    (Sesto Properzio)
  • Parce sepulto.
    Perdona chi è sepolto.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Dente lupus, cornu taurus petit.
    Il lupo assale con i denti, il toro con le corna.
  • Levis est dolor qui loquitur, magnus muta.
    Lieve è il dolore che parla. Il grande, è muto.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Lieve è il dolore che parla. Il grande, è muto.
  • Diligite iustitiam qui iudicatis terram.
    Amate la giustizia, voi che siete giudici in terra.
    (Salomone)
  • Impunitas semper ad deteriora invitat.
    L’impunità invita sempre a cose peggiori.
    (Marco Porcio Catone)
  • In pectore.
    Nel petto [nel cuore].
  • De mortuis nihil nisi bonum.
    Dei morti niente si dica se non il bene.
    (Chilone)
  • Divide et impera.
    Dividi e comanda.
  • Corruptissima re publica plurimae leges.
    Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto.
    (Publio Cornelio Tacito)
  • Odero, si potero; si non, invitus amabo.
    Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.
  • Nosce te ipsum.
    Conosci te stesso.
  • Deus vult.
    Dio lo vuole.
    (Urbano II, sulla piazza della cattedrale di Clermont in Francia lanciando la prima Crociata)
  • Nec scire fas est omnia.
    Non è possibile sapere tutto.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Repetita juvant.
    Ripetere la stessa cosa, aiuta.
  • Audaces fortuna iuvat.
    La fortuna aiuta gli audaci.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Omnia tempus habent.
    Ogni cosa ha il suo tempo.
  • Donec dies elucescat.
    Fino a che non spunta il giorno.
  • Omnia vincit amor.
    L’amore vince su tutto.
    (Publio Virgilio Marone)
  • L'amore vince su tutto.
  • Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor.
    Ciò che non proibisce la legge, lo proibisce la vergogna.
    (Lucio Anneo Seneca)
  • Mens agitat mole.
    Lo spirito muove la materia.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Fortuna caeca est.
    La fortuna è cieca.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Unus sed leo.
    Uno, ma leone.
    (Esopo)
  • Qui pro quo.
    Qualcosa al posto di qualcos’altro [Equivoco].
  • Quo vadis?
    Dove vai?
  • Nihil tam munitum quod non expugnariI pecunia possit.
    Nulla è così forte da non poter essere vinto con il denaro.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Nulla è così forte da non poter essere vinto con il denaro.
  • Homo faber fortunae suae.
    L’uomo è l’artefice della propria sorte.
    (Appio Claudio Cieco)
  • Asinus asinum fricat.
    L’asino gratta l’asino [L’ignorante loda l’altro ignorante].
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Omnia prius experiri quam armis sapientem decet.
    Il saggio tenta ogni strada prima di passare alle armi.
    (Publio Terenzio Afro)
  • Unus pro omnibus, omnes pro uno.
    Tutti per uno, uno per tutti.
  • Maxima illecebra est peccandi impunitatis spes.
    La speranza di restare impuniti è il più grande incentivo a trasgredire le regole.
    (Marco Tullio Cicerone)
  • Ad astros seniores redit.
    Gli anziani tornano alle stelle.
    (Marco Valerio Marziale)
  • Non omnia possumus omnes.
    Non tutti possiamo tutto.
    (Publio Virgilio Marone)
  • Non tutti possiamo tutto.
  • Memento mori.
    Ricorda che devi morire.
  • Ego sum lux mundi; qui sequitur me non ambulat in tenebris, sed habebit lumen vitae.
    Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
    (Vangelo secondo Giovanni 8:12)
  • Mors ultima linea rerum est.
    La morte è il limite di ogni cosa.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Manus manum lavat.
    Una mano lava l’altra.
    (Petronio)
  • Excusatio non petita, accusatio manifesta.
    Scusa non richiesta, accusa manifesta [Se non hai niente di cui giustificarti, non scusarti].
  • Fert omnia aetas.
    Il tempo porta via tutto.
  • Laurea honoris causa.
    Laurea a scopo di onore.
  • Multos inimicos, honorem multum.
    Molti nemici, molto onore.
    (Gaio Giulio Cesare)
  • Molti nemici, molto onore.
  • Idem est non esse et non probari.
    È la stessa cosa non essere e non mostrarsi.

  • Littus ama; altum alii teneant.
    Ama la riva; lascia agli altri il mare profondo.
    (Publio Virgilio Marone)
  • In vino veritas.
    Nel vino è la verità.
  • Non erat hic locus.
    Non era qui il suo luogo.
    (Quinto Orazio Flacco)
  • Extrema ratio.
    Estremo rimedio.
  • Fiat lux.
    Sia fatta la luce.
    (Bibbia – Genesi 1:3)
  • Omnia munda mundis.
    Tutto è puro per i puri.
    (Paolo di Tarso)
  • Tutto è puro per i puri.
  • Dulce bellum inexpertis.
    La guerra è dolce per quelli che non l’hanno sperimentata.
    (Erasmo da Rotterdam)
  • Gloria victis.
    Gloria ai vinti.
  • Fama nihil est celerius.
    Niente è più rapido della fama.
    (Tito Livio)
  • Habemus Papam.
    Abbiamo il papa.
    (Annuncio a cui segue la proclamazione del nuovo papa)
  • Hic et nunc.
    Qui e ora.
  • Regnabo, regno, regnavi, sum sine regno.
    Regnerò, regno, regnavo, sono senza regno.
    (Motto che accompagna le raffigurazioni della ruota della fortuna)
  • Acta est fabula.
    La commedia è finita.
    (Cesare Ottaviano Augusto [Prima di morire])
  • Nec quod fuimusve sumusve, cras erimus.
    E non saremo domani quelli che fummo, né quelli che siamo.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • E non saremo domani quelli che fummo, né quelli che siamo.
  • Forma bonum fragile est.
    La bellezza è un bene fragile.
    (Publio Ovidio Nasone)
  • Panem e circenses.
    Pani e giochi circensi.
    (Decimo Giunio Giovenale)
  • Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris.
    Ricorda uomo, che polvere sei e polvere ritornerai.
    (Bibbia – Genesi 3:19)
  • In dubiis abstine.
    Nel dubbio, non prendere posizione.
  • Inventa lege, inventa fraude.
    Fatta la legge, trovato l’inganno.
  • Omnia Romae cum pretio.
    A Roma tutto ha un prezzo.
    (Decimo Giunio Giovenale)
  • Facta, non verba.
    Fatti, non parole.
  • Qui tacet,consentire videtur.
    Chi tace acconsente.

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