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Frasi di Kafka: le 25 più belle e famose (con immagini)

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Ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Frasi di Kafka

Vissuto tra la seconda metà del XIX secolo e l’inizio del XX, Franz Kafka è stato un celebre scrittore ed esponente del modernismo, del surrealismo e del realismo magico.

Autore di romanzi grotteschi e surreali come “La metamorfosi” e “Il processo” e “Il castello”, è considerato un perfetto interprete del drammatico periodo dell’umanità intera che portò alla prima guerra mondiale.

Ecco quindi la nostra raccolta delle più belle frasi di Franz Kafka sull’amore, sulla bellezza, sulla vita, sulla spiaggia e tanto altro. Scoprile subito!

Aforismi, citazioni e frasi di Franz Kafka

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  • Forse esiste qualche altro modo di scrivere, ma io conosco soltanto questo: di notte, quando la paura mi impedisce di dormire.
  • Sei insieme la quiete e la confusione del mio cuore.
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  • Finché hai cibo in bocca, hai risolto tutti i problemi del momento.
  • Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno in testa, a che serve leggerlo?
  • Non conosco felicità più grande che stare con te tutto il tempo, senza interruzione, senza fine.
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  • Anche qualora la salvezza non dovesse giungere, voglio esserne degno in ogni momento.
  • La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
  • I sentieri si costruiscono viaggiando.
  • I sentieri si costruiscono viaggiando.
  • Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male.
  • L’amore è tutto ciò che eleva, amplia e arricchisce la nostra vita. Ci spinge verso le vette più alte e gli abissi più profondi.
  • Non piegarla, non annacquarla; non cercare di farla sembrare logica, non cambiare la tua propria anima seguendo la moda. Piuttosto, segui spietatamente le tue più intense ossessioni.
  • Un idiota è un idiota; due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.
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  • Credere nel progresso non significa credere che un progresso non ci sia già stato.
  • Da un certo punto in avanti non c’è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare.
  • È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole.
  • Perché tu eri per me la misura di tutte le cose.
  • Perché tu eri per me la misura di tutte le cose.
  • Ogni rivoluzione evapora, lasciando dietro solo la melma di una nuova burocrazia.
  • C’è uno scopo, ma non un percorso; quello che noi chiamiamo cammino è esitazione.
  • Il sogno è l’ultima notizia che possiedo di te.
  • Il sogno è l'ultima notizia che possiedo di te.
  • Essere accusato è già una condanna.
  • L’amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.
  • Spesso è più sicuro essere in catene che liberi.
  • Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.
  • Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.
  • I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli (e ce ne sono che addirittura la pretendono) sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi.
  • I bambini fanno paura quando le loro parole e le intenzioni sono cariche del sapere degli adulti.
  • Il lavoro intellettuale strappa l’uomo alla comunità umana. Il lavoro materiale, invece, conduce l’uomo verso gli uomini.
  • Un libro deve essere un’ascia per rompere il mare di ghiaccio che è dentro di noi.
  • Un libro deve essere un'ascia per rompere il mare di ghiaccio che è dentro di noi.
  • Uno dei primi segni che cominciamo a capire è il desiderio della morte. Questa vita ci sembra insopportabile, un’altra irraggiungibile.
  • Il poeta è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri la pesantezza della sua presenza nel mondo.
  • Le gioie di questa vita non sono le sue, ma sono la nostra paura di ascendere a una vita superiore; i tormenti di questa vita non sono i suoi, ma sono i tormenti che infliggiamo a noi stessi per via di quella paura.
  • La disgrazia di Don Chisciotte non è la sua fantasia, è Sancho Panza.
  • Quando uno dice: che importa a me della vita? Soltanto per la mia famiglia non voglio morire. Ma la famiglia è precisamente la rappresentante della vita, dunque, egli vuol vivere appunto per la vita.
  • Il tempo che ti è assegnato è così breve che se perdi un secondo hai già perduto tutta la vita, perché non dura di più, dura solo quanto il tempo che perdi. Se dunque hai imboccato una via, prosegui per quella, in qualunque circostanza, non puoi che guadagnare, non corri alcun pericolo, alla fine forse precipiterai, ma se ti fossi voltato indietro fin dopo i primi passi e fossi sceso giù per la scala, saresti precipitato fin da principio, e non forse, ma certissimamente.

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