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Le 45 più belle Frasi di Gandhi sulla Non Violenza

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Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Frasi di Gandhi sulla Non Violenza

Gandhi, all’anagrafe Mohandas Karamchand Gandhi, è stato una delle figure storiche e politiche più importanti del XX secolo, in quanto esempio per tutti su temi come la pace e la non violenza.

Con il suo impegno civile e i suoi tanti sacrifici personali ha mostrato al mondo l’efficacia della non violenza: è stato proprio grazie a lui che l’India ha conquistato l’indipendenza.

Qui di seguito una selezione delle più belle frasi di Gandhi sulla non violenza che ce ne mostrano i principi legati alla disobbedienza civile e contro ogni forma di discriminazione e ingiustizia. Eccole!

Aforismi, citazioni e frasi di Gandhi sulla non violenza

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  • Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco.
  • Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
  • La non violenza richiede una doppia fede, fede in Dio e anche fede nell’uomo.
  • Ogni volta che ti trovi a fronteggiare qualcuno, conquistalo con l’amore.
  • Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso.
  • La non violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l’ultimo articolo del mio credo.
  • La nonviolenza è l’arma dei forti. Nei deboli potrebbe facilmente ridursi a ipocrisia.
  • La nonviolenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità. È più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno dell’uomo abbia mai escogitato. Quella della distruzione non è la legge degli umani.
  • Il sentiero della nonviolenza richiede molto più coraggio di quello della violenza.
  • La nonviolenza fa bene a chi la fa e a chi la riceve.
  • Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
  • Il debole non è mai capace di perdonare. Il perdono è una caratteristica del forte.
  • Il debole non è mai capace di perdonare. Il perdono è una caratteristica del forte.
  • Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l’odio con l’amore, la menzogna con la verità, la violenza con l’abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell’educazione di un bambino.
  • La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male.
  • Le opinioni che mi sono formato e le conclusioni a cui sono giunto non sono definitive. Potrei modificarle in qualsiasi momento; non ho niente di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le colline. Ho solo tentato di metterle in pratica su scala più vasta possibile. A volte ho sbagliato, ma ho imparato dai miei errori. La vita e i suoi problemi sono divenuti così per me il terreno su cui sperimentare nella pratica la verità e la non violenza.
  • Odia il peccato, ama il peccatore.
  • Che cosa cambia ai morti, agli orfani e ai senzatetto, se una distruzione viene compiuta nel nome del totalitarismo, nel santo nome della libertà o della democrazia?
  • La vera nonviolenza è impossibile, se prima non si vince ogni paura.
  • Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.
  • La povertà è la peggiore forma di violenza.
  • La povertà è la peggiore forma di violenza.
  • Il distintivo del violento è la sua arma: lancia o spada o fucile. Lo scudo del nonviolento è Dio.
  • Nonviolenza e viltà sono termini in contraddizione. La nonviolenza è la più grande virtù, la viltà il più grande vizio. La nonviolenza scaturisce dall’amore, la viltà dall’odio. La nonviolenza subisce sempre, la viltà infligge sempre la sofferenza.
  • Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?
  • Sono contrario alla violenza perché se apparentemente fa del bene il bene è solo temporaneo, il male che fa è permanente.
  • La non violenza non è un paravento per la codardia, ma è la suprema virtù del coraggioso.
  • La disobbedienza, per essere civile, deve essere sincera, rispettosa, mai provocatoria, deve basarsi su qualche principio assimilato con chiarezza, non deve essere capricciosa e, soprattutto, non deve procedere da alcuna malevolenza od odio.
  • Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente.
  • Nonviolenza è la forza dell’anima o l’energia della divinità dentro di noi. Diventiamo simili a Dio nella misura in cui realizziamo la nonviolenza.
  • Se il mondo vorrà la pace, il solo mezzo per quel fine è la nonviolenza e nient’altro.
  • Ho imparato la lezione della non violenza da mia moglie, quando ho cercato di piegarla alla mia volontà. La sua determinazione nel resistere al mio volere da un canto, e la sua quieta sottomissione alla sofferenza provocata dalla mia stupidità, dall’altro, hanno finito per farmi vergognare di me stesso e convincermi a guarire dalla ottusità di pensare che ero nato per dominarla; in questo modo è diventata lei la mia maestra della non violenza.
  • La nonviolenza non può essere predicata. Deve essere praticata.
  • Il più duro metallo si arrende al grado di calore sufficiente. Nello stesso modo il cuore più duro deve fondere all’adeguato grado di calore della non violenza. E non c’è limite alla capacità della non violenza di generare calore.
  • La non violenza, che è una qualità del cuore, non può venire da un appello alla ragione.
  • La non violenza assoluta è assenza assoluta dal recar danno ad ogni essere vivente. La non violenza, nella sua forma attiva, è buona disposizione per tutto ciò che vive. Essa è perfetto amore.
  • La nonviolenza è il fine di tutte le religioni.
  • Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell’impero o per la sua rigenerazione.
  • Per una persona non violenta tutto il mondo è la sua famiglia.
  • Limitarsi ad amare chi ci ama non è nonviolenza. Solo l’amare chi ci odia è nonviolenza. So quanto sia difficile seguire questa grandiosa Legge dell’Amore. Ma non è sempre così, con tutte le cose grandi e buone? Amare chi ci odia è la cosa più difficile di tutte. Ma, con la grazia di Dio, anche realizzare questa difficilissima cosa diventerà facile, se lo desideriamo.
  • La non violenza non prende il potere, non lo desidera neanche. È il potere che va verso di lei.
  • L’assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest’ultima è in sé stessa un segno di paura. L’assenza di paura presuppone la calma e la pace dell’anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
  • La non violenza è la legge degli uomini, la violenza è la legge dei bruti.
  • Non sono un visionario. Mi professo un idealista pratico. La religione della non violenza non è riservata solo ai Rishis e ai santi. Si rivolge anche alla gente comune.
  • Quando una donna è assalita non può perdere tempo a riflettere su violenza o non violenza. Il suo compito primario è l’autodifesa. È libera di impiegare qualsiasi metodo o mezzo che le venga in mente pur di difendere il proprio onore. Dio le ha dato unghie e denti.
  • Centomila inglesi proprio non possono controllare trecentocinquanta milioni di indiani, se quegli indiani scelgono di non collaborare. E a questo intendiamo arrivare: a una pacifica, non violenta, non collaborazione. Fino a quando voi stessi non riterrete saggio andarvene.
  • La non violenza è la più forte arma mai inventata dall’uomo.
  • Un codardo non è capace di dichiarare il proprio amore. Questa è una prerogativa del coraggioso.
  • È meglio essere violenti, se c’è la violenza nel nostro cuore, piuttosto che indossare la maschera della non violenza per coprire la propria impotenza. La violenza è sempre preferibile all’impotenza. Per un uomo violento c’è sempre la speranza che diventi non violento. Per l’impotente questa speranza non c’è.
  • Vi invito a combattere il nazismo senza armi, o, per attenermi alla terminologia militare, con armi non-violente. Abbandonate le armi che impugnate; convincetevi che non possono servire a salvare voi stessi e l’umanità. Invitate Hitler e Mussolini a prendere ciò che vogliono della vostra bella isola, con tutto ciò che di grande e di bello contiene. Darete ai dittatori tutto ciò, ma non darete mai loro i vostri cuori e le vostre menti. Se essi vorranno occupare le vostre case, voi le abbandonerete. Se non vi lasceranno uscire, voi insieme alle vostre donne e ai vostri figli vi lascerete uccidere piuttosto che sottomettervi.
  • Quando io sarò diventato incapace di male e nulla di duro o altezzoso occuperà, sia pure momentaneamente, il mondo del mio pensiero, allora e soltanto allora la mia non violenza muoverà tutti i cuori del mondo.

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