Fernando Pessoa è stato uno dei più importanti scrittori, poeti e aforisti portoghesi non solo del XX secolo, ma di sempre.
Noto per le tante poesie d’amore, è stato una figura particolarmente enigmatica della letteratura, questo per i suoi tanti eteronimi, ovvero scrittori immaginari in cui si immedesimava per creare i suoi componimenti.
Qui di seguito la nostra raccolta delle più celebri frasi di Fernando Pessoa che ce ne presentano il personaggio e la sensibilità poetica. Eccole!
Aforismi, citazioni e frasi di Fernando Pessoa
- Non conosco altra ragione di amarti che amarti.
- Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso.
- Ho tutte le condizioni per essere felice, tranne la felicità.
- La vita è ciò che facciamo di essa.
- Chi ama non sa mai quello che ama, né sa perché ama, né cosa sia amare…
- La vita è un gomitolo che qualcuno ha aggrovigliato. Essa ha un senso se è srotolata e disposta in linea retta, o ben arrotolata. Ma, così com’è, è un problema senza nucleo, un avvolgersi senza un dove attorno a cui avvolgersi.
- Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo.
- Ogni volta che qualcuno mi dice che ha sognato, mi chiedo se si rende conto che non ha mai fatto altro che sognare.
- Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano, ma nell’intensità con cui vengono vissute. Per questo esistono momenti indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili.
- L’amore è un frammento mortale di immortalità.
- Non apprezza la libertà chi non ha mai conosciuto la costrizione.
- Passare dai fantasmi della fede agli spettri della ragione è solamente un cambiare di cella.
- Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente con decenza e naturalezza.
- Ci sono navi che salpano verso molti porti, ma non una sola va dove la vita non è dolorosa.
- Nessuno amerebbe se stesso se si conoscesse veramente, e così, se non ci fosse la vanità, che è il sangue della vita spirituale, la nostra anima morirebbe di anemia.
- La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
- Tutto quello che facciamo, nell’arte o nella vita, è la copia imperfetta di ciò che abbiamo pensato di fare.
- Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno.
- Vivere è non pensare.
- Solo una cosa mi meraviglia più della stupidità con cui la maggior parte degli uomini vive la propria vita: è l’intelligenza che c’è in questa stupidità.
- Il vero male, l’unico male, sono le convenzioni e le finzioni sociali, che si sovrappongono alle realtà naturali – tutto, dalla famiglia al denaro, dalla religione allo stato.
- Pietre sul cammino? Le conservo tutte, e un giorno ci costruirò un castello.
- Felice è colui che dalla vita non esige più di quello che essa spontaneamente gli offre, facendosi guidare dall’istinto dei gatti, che cercano il sole quando c’è il sole e quando non c’è il sole, il caldo, dovunque esso sia.
- Io non sono niente. Non sarò mai nulla. Non potrei voler essere qualcosa. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.
- Non c’è felicità se non con consapevolezza. Ma la consapevolezza della felicità è infelice, perché sapersi felice è sapere che si sta attraversando la felicità e che si dovrà subito lasciarla. Sapere è uccidere, nella felicità come in tutto.
- La vita è un male degno di essere vissuto.
- Io non sono pessimista, io sono triste.
- Il mio passato è tutto ciò che non sono riuscito a essere.
- Non ci sono regole. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.
- Tutto è imperfetto, non c’è tramonto così bello da non poterlo essere di più.
- Amo come l’amore ama. Non conosco altra ragione di amarti che amarti. Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo, se ciò che voglio dirti è che ti amo?
- Che cos’è viaggiare e a cosa serve viaggiare? Qualsiasi tramonto è il tramonto; non è necessario andarlo a vedere a Costantinopoli.
- Ogni volta che ho amato ho finto di amare, e ho finto con me stesso.
- Rendiamo la vita assurda, da est a ovest.
- La mia anima è una misteriosa orchestra. Non so quali strumenti, quali violini e arpe, timpani e tamburi suonino dentro me. Tutto quello che sento è la sinfonia.
- Nella vita attuale il mondo appartiene solo agli stupidi, agli insensibili e agli agitati. Il diritto a vivere e trionfare oggi si conquista quasi con gli stessi requisiti con cui si ottiene il ricovero in manicomio: l’incapacità di pensare, l’amoralità e l’ipereccitazione.
- Scrivere è dimenticare. La letteratura è il modo più piacevole di ignorare la vita.
- Se la vita non ci ha dato altro che una cella di reclusione, facciamo in modo di addobbarla, almeno, con le ombre dei nostri sogni.
- Benedetti siano gli istanti, i millimetri, e le ombre delle piccole cose.
- Tutto il male del mondo viene dal fatto che ci interessiamo gli uni agli altri, sia per fare del bene, sia per fare del male.
- Nessuna idea intelligente può ottenere l’accettazione generale senza che vi sia mescolata una certa stupidità.
- La vita che si vive è un fraintendimento fluido, un’allegra media tra la grandezza che non c’è e la felicità che non può esistere.
- Chi vuole essere capito non conoscerà mai la gioia di essere capito, perché questo accade solo alle persone complicate e agli incompresi. Le anime semplici, quelle che gli altri possono capire, non sentono mai il desiderio di essere capite.
- La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.
- La vita è piena di paradossi, come le rose sono piene di spine.
- Non il piacere, non la gloria, non il potere: la libertà, unicamente la libertà.
- La vita è un viaggio sperimentale, fatto involontariamente.
- Se dopo la mia morte volessero scrivere la mia biografia, non ci sarebbe niente di più semplice. Ci sono solo due date, quella della mia nascita e quella della mia morte. Tutti i giorni fra l’una e l’altra sono miei.
- Nostalgia! La sento anche per qualcuno che non significava nulla per me, per l’ansia per il volo del tempo e una malattia alimentata dal mistero della vita. Se uno dei volti che incrocio ogni giorno sulla strada scompare, mi sento triste; eppure non significavano niente per me, se non essere un simbolo di tutta la vita.