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15 Filastrocche sul Papà (belle e in rima per bambini)

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Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Filastrocche sul Papà

Per un’occasione particolare, come un compleanno o la festa del papà, un’idea regalo simpatica per dei bambini è quella di dedicare una bella filastrocca.

In questo modo sarà possibile passare un momento memorabile e carino in famiglia.

Ecco quindi le più belle filastrocche sul papà, perfette per bambini della scuola primaria e dell’infanzia. Eccole!

Filastrocche sul papà

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  • Il babbo
    (Lina Schwarz)
    Povero babbo! Stanco, scalmanato,
    tutte le sere torna dal lavoro,
    ma per cantar la nanna al suo tesoro
    ha sempre un po’ di forza e un po’ di fiato.
  • Al mio babbo
    Al mio babbo un bacio e un fiore,
    al mio babbo tanto amore,
    tanto amor che parla e dice
    che il mio babbo sia felice!
    Questo fior che ti presento
    presto o tardi appassirà,
    ma l’amor che per te sento
    in eterno durerà!
  • Mio carissimo papà
    Mio carissimo papà
    voglio dirti una poesia
    che nel cuore chiusa stia.
    Cinque son le parole
    della piccola poesia,
    è davvero tutta mia.
    Io ti voglio tanto bene.
    La poesia è tutta qua,
    ti può togliere le pene,
    ti può dar felicità.
  • Il babbo dorme
    (Renzo Pezzani)
    Come dorme, come russa
    bene, il mio babbo, Signore!
    È la fatica che bussa,
    che vuol uscirgli dal cuore.
    In casa tutti si tace.
    Signore, tu lo vedi:
    andiamo in punta di piedi
    per custodir la sua pace.
    Gli basta, dopo il pranzo,
    quel pisolino tranquillo.
    Ascolta: sembra un grillo
    nascosto nel pan d’avanzo.
  • Se sei arrabbiato
    Se sei arrabbiato
    perché nel traffico ti sei stancato,
    caro papà riprendi fiato:
    il mondo è bello, ma un po’ affollato.
    Caro papà, se sei un po’ teso
    ed il lavoro ti sembra un peso,
    tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
    ti voglio bene a tutte le ore.
  • Lo conoscete il mio papà?
    Lo conoscete il mio papà?
    Ve lo presento: eccolo qua!
    Ma non è vero che è un tesoro?
    Un paparino tutto d’oro.
    Se fa il severo, quando s’arrabbia,
    mi dice: “A letto!”.
    Io lo abbraccio, gli do un bacetto.
    A questo punto subito molla,
    diventa dolce, di pastafrolla.
  • Papà devo dirti una cosa importante
    Papà devo dirti una cosa importante,
    non ridere sai, è interessante!
    È stata proprio brava la mia mamma
    a darmi un papà come te,
    sei il più simpatico che ci sia,
    sei proprio il papà che ci voleva per me.
    Per la tua festa : un dono, un fiore,
    ma non sono io il regalo migliore?
    E se qualche volta ti prende la malinconia,
    pensa a me e ti ritornerà l’allegria.
  • Questa mattina
    Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore:
    “Suggeriscimi tu qualche detto d’amore,
    suggeriscimi tu qualche dolce complimento
    per fare il mio babbo contento!”.
    E il mio cuore mi ha risposto:
    “Digli questo soltanto:
    Ti voglio bene…
    ma tanto, tanto, tanto…”.
  • Che bello giocare con le costruzioni
    e poi quando è sera guardare i cartoni;
    che gioia dipingere con i pennarelli
    e mettere assieme i puzzle più belli.
    Ma il momento magico anche oggi sarà
    quando sto con te: Papà!
  • Il ritorno del babbo
    (Lina Schwarz)
    Povero babbo! Stanco, scalmanato,
    tutte le sere torna dal lavoro;
    ma per cantar la nanna al suo tesoro
    ha sempre un po’ di forza e un po’ di fiato.
    Casca dal sonno; eppure fa un balletto
    col bimbo che gli siede in braccio stretto.
    Non ne può più, ma canta a faccia a faccia
    col bimbo addormentato tra le braccia.
    E il bimbo suo per ricompensarlo
    di questo affetto,
    gli prepara con le sue mani
    questo squisito dolcetto.
  • Doman domani è festa
    Doman domani è festa:
    si cuoce la minestra,
    si cuoce il baccalà:
    viva, viva il mio papà.
  • Tanti auguri babbo caro
    Tanti auguri babbo caro
    di salute e d’ogni bene
    or che sono uno scolaro
    li so far come conviene.
    Se sapessi, babbo mio,
    in cucina che da fare
    un gran moto, un tramestio
    un andare e ritornare.
    Già ti annuncio in confidenza
    (tanto tu non lo dirai)
    che un budin nella credenza
    c’è, ma grande, grande assai.
    Che tripudio, che contento!
    Ah, se fosse ognor così
    che giulivo movimento
    caro babbo, che bel dì.
  • Papà
    Papà, se tu sentissi come mi batte il cuore,
    se premo con la mano,
    mi batte più forte ancora:
    sai tu dirmi perchè batte così?
    Perché il mio amore per te sta tutto qui!
  • Al babbo lontano
    (Arpalice Cuman Pertile)
    Caro uccellino che volando vai,
    il babbo mio di certo tu vedrai.
    Digli che è tanto buono il suo bambino,
    e che spesso gli manda un bel bacino.
    Digli che gli vuol bene e che lo aspetta!
    Vola, uccellino, vola vola in fretta!
  • Caro papà
    Caro papà
    quando ritorni a casa la sera
    sento nascere nel mio cuore la primavera.
    Quando mi parli, ti guardo negli occhi
    e dimentico, babbo, i miei balocchi.
    Quando tu parli a noi del tuo lavoro
    fra me ripeto “Babbo è un gran tesoro”.
    Quando tu guardi mamma innamorato
    fra me ripeto “Sono un bimbo fortunato”.
    Quando con forza mi stringi al petto
    sono felice, babbo, del tuo affetto.
    Io penso spesso a te durante il giorno
    e con ansia aspetto, babbo, il tuo ritorno.
  • Ho un papà fenomenale
    Ho un papà fenomenale, un papà, di serie “A”.
    Sembra proprio un generale quando gli ordini mi dà.
    Quando la sveglia suona di primo mattino
    lui brontolando la mette sotto il cestino,
    poi si rassegna a saltar fuori dal letto,
    cerca i calzini e fa cadere il cassetto!
    Ho un papà meraviglioso, un papà eccezional.
    Ma non renderlo nervoso quando legge il giornal…
    Non mi castiga, cerca di farmi ragionare;
    poi soddisfatto di avermi risolto la questione
    chiede alla mamma: “È quasi pronto il minestrone?”.
    Ho un papà lettera “O”
    il più forte che conosca.
    Ma in segreto vi dirò:
    “Non sa far male ad una mosca!”.
    Quando ritorna dal suo lavoro in seicento
    mi abbraccia forte e io lo bacio contento.
    Anche a cercare per tutto il mondo, lo so,
    Un babbo come te non troverò…
    È per questo che ti dico:
    “Sei per me il miglior amico
    e ti canto là per là:
    Viva, viva il pio papà!”

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