L’estate è una stagione molto amata dai bambini anche solo perché per molti significa vacanze, mare, belle giornate e niente scuola.
Tanti sono i motivi per festeggiarne l’arrivo con delle belle filastrocche pensate proprio per la scuola primaria e per l’infanzia.
Qui di seguito le più belle filastrocche sull’estate da insegnare ai bambini per passare un po’ di tempo in allegria. Eccole!
Filastrocche sull’estate
- Calda estate tutta d’oro
Calda estate tutta d’oro,
che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe e spighe senza fine;
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni e arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle
con le lucciole e le stelle. - Filastrocca vola e va
(Gianni Rodari)
Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”. - Filastrocca dell’estate
Ecco qui la filastrocca
da cantarsi tutti in coro
quando luccica la falce
nel pianoro
e l’acciaio taglia l’oro.
Filastrocca,filastrocca,
reca tu la fresca brocca
che disseti il mietitore
e rinsaldi il suo fervore!
Oh che dolce e buon sapore,
anche l’acqua
per chi opera e raccoglie
in mannelli,
in fastelli,
de la terra il dolce dono! - Vacanza
(Lina Schwarz)
La scuola è vuota, i bimbi andati via,
i finestroni chiusi, i banchi all’aria.
In un canto una scopa solitaria
riposa, dopo fatto pulizia.
Solo un sommesso pigolìo d’uccello
rompe il silenzio dei deserti androni;
e nel cortile, liberi e padroni,
fanno vacanza i gatti del bidello. - Estate
(Salvatore Quasimodo)
Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle. - Io sono Giugno
Io sono Giugno che mieto il grano,
io mieto al monte, alla valle e nel piano:
e con fatica e con sudore
da poverello mi faccio signore.
Io porto lucciole, mosche e cicale
e a San Giovanni la notte che sale,
San Barnaba e San Vito vien dietro
e ai ventinove San Paolo e San Pietro. - Io sono Luglio
Io sono Luglio che aspetta il villano,
che vuol trebbiare e rimettere il grano:
porto col sole il vaglio e il forcone,
e per spulare, il vento Aquilone.
E porto il caldo del Solleone,
la zucca al porco, al ghiotto il melone
e il grande fuoco che Cirillo mena
spengon Sant’Anna e la Maddalena. - Io sono agosto
Io sono agosto e sono il più galante,
asciugo i fossi e taglio le piante:
se non avessi già il campo vangato
sarei da tutti poltrone chiamato.
Porto le more e le notti belle,
a San Lorenzo il pianto di stelle
e per l’Assunta piccioni arrosto,
perdo la rondine il dì di San Rocco. - Che fa il sole
(Arpalice Cuman Pertile)
“Dimmi, bel sole”
chiede il bambino
“che fai levandoti
presto al mattino?”.
Risponde il sole:
“Spengo le stelle,
che della notte
sono le fiammelle.
Fasci di rose
spargo sul mare,
tutta la terra
vado a destare.
Bacio coi raggi
fiori e uccellini,
batto ai balconi,
sveglio i bambini.
Essi vorrebbero
sempre dormire:
furbetti, fingono
di non sentire.
E poi mi pregano:
“Lasciamo qui!”.
Ma i galli cantano:
“Chicchirichì!”. - Farfalle e fiori
(Lina Schwarz)
Son le farfalle fiori svolazzanti,
e i fiori farfallette imprigionate.
Gli uni e le altre, al finir dell’estate,
racchiudono nei semi i loro incanti.
E dove mai gli restano i bei colori?
Dentro gli occhi degli uomini e nei cuori. - Il Paese delle Vacanze
(Gianni Rodari)
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai. - Vieni giugno
Vieni giugno tutto d’oro!
Che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe spighe senza fine;
prati verdi, biondi fieni,
lampi, tuoni, arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle,
con le lucciole e le stelle. - Estate
Fiore d’Estate,
con il sorriso
dei tuoi bei colori
rallegri dei bambini
tutti i cuori.
Onda del mare
che lentamente
la barchetta culli,
ridi con mille spruzzi
tra i fanciulli.
Cima del monte,
dalla sorgente
l’acqua limpida ruscella;
e la montagna
è tutta verde e bella. - La conchiglia marina
(Salvatore Quasimodo)
O conchiglia marina, figlia
della pietra e del mare biancheggiante,
tu meravigli la mente dei fanciulli. - Che cattivo gusto
Che cattivo gusto
sotto il sol d’Agosto
far tanto trambusto
per aver un posto.
Chi arriva e non riparte
di viaggiare ignora l’arte. - Filastrocca del mese di giugno
(Gianni Rodari)
Filastrocca del mese di giugno,
il contadino ha la falce in pugno:
mentre falcia l’erba e il grano
un temporale spia lontano.
Gli scolaretti sui banchi di scuola
hanno perso la parola:
apre il maestro le pagelle
e scrive i voti nelle caselle…
“Signor maestro, per cortesia,
non scriva quel quattro sulla mia:
Quel cinque, poi, non ce lo metta
sennò ci perdo la bicicletta:
se non mi boccia, glielo prometto,
le lascio fare qualche giretto”. - Estate
Tra messi color d’oro
e frutta vellutate
fervida di lavoro
torna fra noi l’estate.
Nei boschi, ai campi, al mare
invita a villeggiare!