La vittoria di Romolo su Acrone (Jean Auguste Dominique Ingres)
Mentre discutiamo ci capita frequentemente di tirare fuori un proverbio per sottolineare un’idea o un concetto che stiamo cercando di esprimere, senza quasi accorgercene. Questi detti popolari sono delle vere e proprie pillole di saggezze che si sono tramandate di generazione in generazione e che, in molti casi, non hanno perso il loro valore nonostante i tanti anni passati.
La nostra cultura è figlia di quella latina, così come lo sono i nostri proverbi che hanno origini molto più antiche di quanto pensiamo.
Qui di seguito una raccolta dei più belli e famosi detti, locuzioni e proverbi latini che portano con sé ancora tanta saggezza e un significato che non si è fatto scalfire dal tempo. Eccoli!
Detti, locuzioni e proverbi in latino (con traduzione)
- Mors tua vita mea.
La tua morte è la mia vita [la tua sconfitta corrisponde alla mia vittoria]. - Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. - Qui timide rogat, docet negare.
Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.
(Lucio Anneo Seneca) - Occidit qui non servat.
Chi non salva, uccide. - Nemo non formosus filius matri.
Ogni figlio è bello per sua madre. - Quem metuunt, oderunt.
Si odia chi si teme.
(Quinto Ennio) - Sit tibi terra levis.
Che la terra ti sia lieve. - Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homines.
La crudeltà nei confronti degli animali induce alla crudeltà anche verso gli uomini.
(Publio Ovidio Nasone) - Jejunus raro stomachus vulgaria temnit.
Uno stomaco che raramente digiuna, disprezza il cibo volgare.
(Quinto Orazio Flacco) - Carpe diem.
Cogli l’attimo.
(Quinto Orazio Flacco) - Homo faber suae quisque fortunae.
L’uomo è artefice del suo destino/fortuna. - Ab uno disce omnis.
Da uno capisci come sono tutti.
(Publio Virgilio Marone) - Verba volant, scripta manent.
Le parole volano, ciò che è scritto rimane. - Tacent, satis laudant.
Il silenzio è spesso la miglior risposta. - Latet anguis in herba.
Il serpente si nasconde nell’erba.
(Publio Virgilio Marone) - Vulpem pilum mutare, non mores.
La volpe perde il pelo, ma non il vizio.
(Svetonio) - Imperare sibi maximum imperium est.
Comandare a se stessi è la forma più grande di comando.
(Lucio Anneo Seneca) - Omnia munda mundis.
Tutto è puro per i puri.
(Paolo di Tarso) - Per aspera ad astra.
Attraverso le asperità (si arriva) alle stelle [Solo con la fatica si ottiene il successo]. - Si quis non vult operari nec manducet.
Se qualcuno non vuole lavorare, non mangi.
(Paolo di Tarso) - Amor gignit amorem.
Amore genera amore. - Nihil morte certium.
Niente è più certo delle morte. - Non est vivere sed valere vita est.
La vita non è essere vivi ma stare bene. - Occasio furem facit.
L’occasione fa l’uomo ladro. - Iucundum est narrare sua mala.
È piacevole parlare dei propri mali. - Probitas laudatur et alget.
L’onestà è lodata ma muore di freddo.
(Giovenale) - Si vis amari, ama.
Se vuoi essere amato, ama.
(Lucio Anneo Seneca) - Pulvis es et in pulverem reverteris.
Polvere sei e polvere ritornerai. - Rosam cape, spinam cave.
Cogli la rosa, attento alla spina.
(Gabriele D’Annunzio) - Qualis pater, talis filius.
Tale il padre, tale il figlio. - Quod non potest diabolus mulier evincit.
Ciò che non può il diavolo, l’ottiene la donna. - Mater artium necessitas.
La necessità aguzza l’ingegno - Pacta sunt servanda.
I patti devono essere rispettati. - Lupus ovium non curat numeru.
Il lupo non si preoccupa di quante siano le pecore.
(Publio Virgilio Marone) - Pecuniae omnia parent.
Tutte le cose obbediscono al denaro. - Repetita iuvant.
Ripetere è utile. - Semper avarus eget.
L’avido ha sempre dei bisogni. - Extremitates, aequalitates.
Gli estremi si toccano. - Gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo.
Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
(Lucrezio) - Consonus esto lupis cum quibus esse cupis.
Devi essere come i lupi se vuoi vivere con loro. - Utile dulci miscere.
Unire l’utile al dilettevole. - Utilius tarde quam nunquam.
Meglio tardi che mai. - Amantes ut apes vitam mellitam exigunt.
Gli amanti, come le api, vivono nel miele. - Macilenti pediculi acrius mordent.
Le pulci magre mordono con più ferocia. - Spes ultima dea.
La speranza è l’ultima dea [l’ultima a morire]. - Tempus fugit.
Il tempo fugge. - Nemo mortalium omnibus horis sapit.
Nessun mortale è saggio a tutte le ore.
(Plinio il Vecchio) - Radix omnium malorum est cupiditas.
L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali. - Vis unita fortior.
L’unione fa la forza. - Pectus est enim quod disertos facit.
È il cuore che rende eloquenti.
(Quintiliano) - Excusatio non petita fit accusatio manifesta.
Chi si scusa s’accusa. - Nihil difficile amanti puto.
Nulla è difficile per chi ama.
(Marco Tullio Cicerone) - Potius sero quam nunquam.
Meglio tardi che mai. - Praeterita mutare non possumus.
Il passato è passato. - Exitus acta probat.
Il risultato giustifica le azioni necessarie per ottenerlo.
(Publio Ovidio Nasone) - Mendacem memorem esse oportet.
Il bugiardo deve avere buona memoria. - Dubium sapientiae initium.
Il dubbio è l’origine della saggezza.
(Cartesio) - Is ridet qui cras flebit.
Piange domani chi ride oggi. - Mali principii malus exitus.
Chi male comincia termina peggio. - Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.
Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia le grandissime vanno in rovina.
(Gaio Sallustio Crispo) - Alis Volat Propriis.
Si vola con le proprie ali. - Omnia mutantur.
Tutto cambia.
(Publio Ovidio Nasone) - Pecunia non olet.
Il denaro non ha odore. - Accidere ex una scintilla incendia passim.
Da una piccola scintilla può nascere un grande incendio.
(Tito Lucrezio Caro) - Risus abundat in ore stultorum.
Il riso abbonda nella bocca degli stolti. - Amor tussisque non caelatur.
L’amore e la tosse non si possono nascondere. - Bis peccare in bello non licet.
In guerra non è permesso sbagliare due volte. - Adulator propriis commodis tantum suadet.
L’adulatore tiene di mira solo i suoi interessi.
(Giulio Cesare) - Consolatium misero comites habere penantes.
Mal comune mezzo gaudio. - Dimidium facti qui coepit habet.
Chi ben comincia, è a metà dell’opera.
(Quinto Orazio Flacco) - De gustibus non disputandum est.
Sui gusti non si discute. - Amantes, amentes.
Pazzi amanti.
(Tito Lucrezio Caro) - Divide et impera.
Dividi e comanda. - In medio stat virtus.
La virtù sta nel mezzo.
(Quinto Orazio Flacco) - Melius abundare quam deficere.
È meglio abbondare che scarseggiare. - Mens sana in corpore sano.
Mente sana in corpo sano.
(Giovenale) - Alium silere quod voles, primus sile.
Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo.
(Lucio Anneo Seneca) - Omnia vincit amor.
L’amore vince su tutto.
(Publio Virgilio Marone) - Ubi maior minor cessat.
Dove vi è il maggiore, il minore decade [In presenza di quelcuno con più potere, chi ne ha meno perde la propria rilevanza]. - Amicus omnibus, amicus nemini.
Amico di tutti, amico di nessuno. - Per multum risum stultus cognoscitur.
Lo stolto lo si riconosce dal troppo ridere. - Noli rogare, quom impetrare nolueris.
Non domandare quando non vorresti ottenere.
(Lucio Anneo Seneca) - Non minus interdum oratorium esse tacere quam dicere.
Talora non è meno eloquente il tacere del parlare.
(Plinio il Giovane) - Caput imperare, non pedes.
A comandare è la testa, non i piedi. - Corruptissima re publica plurimae leges.
Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto.
(Publio Cornelio Tacito) - Via recta, via brevi.
La via dritta è la più breve. - Vivere est militare.
La vita è una guerra. - Faber est suae quisque fortunae.
Ciascuno è artefice della propria sorte.
(Gaio Sallustio Crispo) - Omnia cum tempore.
Ogni cosa a suo tempo.
(Ecclesiaste) - Amor ordinem nescit.
L’amore non conosce regole.
(San Girolamo) - Oculum pro oculo, et dentem pro dente.
Occhio per occhio, dente per dente. - Audentes fortuna iuvat.
La fortuna aiuta gli audaci. - Barba non facit philosophum.
La barba non fa il filosofo. - Cotidie damnatur qui semper timet.
L’uomo che vive nella paura è condannato ogni giorno. - Defecatio matutina tamquam medicina.
Defecare di mattina è come una medicina. - Dura lex, sed lex.
La legge è dura, ma è la legge. - Facta lex inventa fraus.
Fatta la legge, trovato l’inganno. - Balbum melius balbi verba cognoscere.
Un balbuziente capisce meglio le parole di un altro balbuziente.
(San Girolamo) - Historia magistra vitae.
La storia è maestra di vita.
(Marco Tullio Cicerone) - Difficile est longum subito deponere amore.
È difficile mettere subito fine a un lungo amore. - Fames crescit eundo.
La fame, mangiando, cresce. - Vita, si uti scias, longa est.
La vita è lunga abbastanza se sai farne buon uso.
(Lucio Anneo Seneca) - Homo homini lupus.
L’uomo è un lupo per l’uomo.
(Plauto) - Ex duobus malis minimum est eligendum.
Tra due mali bisogna scegliere il minore. - Exilis nummus brevem parit missam.
Per chi paga poco la messa è breve. - Ibi semper est victoria, ubi concordia est.
Vi è sempre vittoria dove vi è concordia.
(Publilio Siro) - Ignorantia legis non excusat.
L’ignoranza della legge non scusa. - Impossibilium nulla obligatio est.
Nessuno è obbligato a fare l’impossibile.
(Celso) - In vili veste nemo tractatur honeste.
Nessuno, mal vestito, viene trattato con rispetto. - Manus manum lavat.
Una mano lava l’altra.
(Lucio Anneo Seneca) - Melius cavere quam pavere.
Meglio stare attenti che aver paura. - Si vis pacem, para bellum.
Se vuoi la pace, prepara la guerra.
(Publio Vegezio Renato) - Qui gladio ferit gladio perit.
Chi di spada ferisce, di spada perisce.
(Gesù – Vangeli) - Amor caecus.
L’amore è cieco.
(Quinto Orazio Flacco) - Amicum secreto admone, palam lauda.
Ammonisci l’amico in segreto e lodalo in pubblico. - Timeo Danaos et dona ferentes.
Temo i greci anche quando con loro portano regali [A proposito del cavallo di Troia].
(Publio Virgilio Marone) - Ubi Bene Ibi Patria.
Laddove ci si sente bene, la c’è la patria. - Ars adeo latet arte sua.
Tanta è l’arte, che l’arte non si vede.
(Publio Ovidio Nasone) - Quot homines, tot sententiae.
Tanti uomini tanti modi di pensare) - Mortui non mordent.
I morti non mordono. - Guttatim pelagi defluit omnis aqua.
Goccia dopo goccia si svuota anche il mare. - Efficit insignem nimia indulgentia furem.
La troppa indulgenza fa l’uomo ladro. - Nihil inimicus quam sibi ipse.
Non vi è niente di più nemico che se stessi.
(Marco Tullio Cicerone) - Mulier malum necessarium.
La moglie è un male necessario.
(Gellio) - Felicium omnes sunt cognati.
Tutti sono parenti dei fortunati. - Fortis cadere, cedere non potest.
I forti possono cadere, ma non possono cedere)