Franco Battiato è stato uno dei cantautori più mistici e intelligenti della musica italiana, ma anche regista e pittore di grande sensibilità.
Con una carriera iniziata dalla musica sperimentale ha saputo negli anni coniugare il suo mondo e la sua filosofia con musiche sì originali, ma anche adatte al grande pubblico.
Ecco quindi le più belle e famose frasi di Franco Battiato che ce ne ricordano al meglio il lato artistico ed umano. Scoprile subito!
Aforismi, citazioni e frasi di Franco Battiato
- Lascia tutto e seguiti.
(Il mantello e la spiga) - Ed è in certi sguardi che s’intravede l’infinito.
(Tutto l’universo obbedisce all’amore) - A me non interessa sentirmi intelligente ascoltando dei cretini che parlano. Preferisco sentirmi cretino ascoltando una persona eccelsa che parla.
- Povera patria, schiacciata dagli abusi del potere, di gente infame, che non sa cos’è il pudore. Si credono potenti e gli va bene quello che fanno. E tutto gli appartiene.
(Povera patria) - Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
(Bandiera bianca) - Uomo è chi è degno di esserlo. Sapere cos’è stata la Storia e quindi essere all’altezza di capire i grandi del passato, calcolare la differenza che c’è tra i grandi e i miserabili e decidere da quale parte stare.
- Più diventa tutto inutile più credi che sia vero e il giorno della fine non ti servirà l’inglese.
(Il re del mondo) - Ci crediamo liberi, ma siamo prigionieri che remano su navi inesistenti.
(La polvere del branco) - Quando una società si allontana dalla bellezza, che dell’arte è una delle facce, inizia la decadenza. Quando un individuo pensa di poter fare a meno dell’etica e della bellezza che ne è inseparabile compagna inizia la morte vera, quella spirituale.
- Se un figlio si accorgesse che per caso, è nato fra migliaia di occasioni, capirebbe tutti i sogni che la vita dà, con gioia ne vivrebbe tutte quante le illusioni.
(Energia) - E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare, l’alba dentro l’imbrunire.
(Prospettiva Nevsky) - Cambiare idea è un dovere e una necessità, e non un capriccio o una debolezza; è una crescita evolutiva.
- Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare, quei programmi demenziali con tribune elettorali.
(Bandiera bianca) - Che cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro?
(Inneres Auge) - Ho incontrato gente semplice di bassa scolarizzazione, con un fascino, sensibilità e una intelligenza straordinari. E mi commuove sempre la gente che ha sensibilità, che si accorge dell’esistenza degli altri: sono delle persone che non sono e non vivono in una situazione tribale come quella che sta vivendo la società oggi.
- Fin da giovane ho sempre avuto grandi sospetti verso quelli che se la prendono sempre con qualcun altro e mai guardano a se stessi.
- E ti vengo a cercare, con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
(E ti vengo a cercare) - E poi cultura è una parola difficile da interpretare. Siamo uno di quei Paesi che ha pensato solo a rubare.
- Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo… Io a quale corpo appartengo?
(Beta) - La tua pelle come un’oasi nel deserto ancora mi cattura. Ed è bellissimo perdersi in quest’incantesimo.
(Il sentimiento nuevo) - L’unica cosa per cui si può avvertire nostalgia sono i paradisi perduti. Gli angeli nascosti. Ciò che di meraviglioso, magari fugacemente, abbiamo incontrato. Se c’è una cosa bella dell’età che avanza, è in questo miracolo: saper riconoscere la bellezza. Quando mi passa davanti, adesso, la colgo.
- Molti politici appaiono volgari anche con giacca e cravatta.
- Quante squallide figure che attraversano il paese, com’è misera la vita negli abusi di potere.
(Bandiera bianca) - E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te.
(La cura) - L’evoluzione interiore non ha partito. Chi mi vuole da una parte o dall’altra non apprezza la mia musica, e se crede di farlo è per equivoco.
- La stagione dell’amore viene e va, all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà. Ne abbiamo avute di occasioni, perdendole. Non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
(La stagione dell’amore) - Vivere non è difficile potendo poi rinascere, cambierei molte cose, un po’ di leggerezza e di stupidità.
(L’animale) - Il silenzio per me è come l’ossigeno: è vita.
- La falce non fa più pensare al grano, il grano invece fa pensare ai soldi.
(Magic shop) - Certe notti per dormire mi metto a leggere, invece avrei bisogno di momenti di silenzio.
(Un’altra vita) - Dio ci scampi dalla coerenza. Per un musicista significherebbe una noia mortale.
- E il cuore quando si fa sera muore d’amore. Non ci vuole credere che è meglio stare soli.
(Secondo imbrunire) - Giù dalla torre butterei tutti quanti gli artisti, perché le trombe del giudizio suoneranno per tutti quelli che credono in quello che fanno.
(La torre) - I critici andrebbero espulsi dal pianeta per sempre: nessuno può contestare che a loro non piaccia qualcosa, ma sentirsi di dovere incarnare lo spirito del pubblico intero e procedere per assoluti proprio non va.
- Oggi l’uomo crede di essere importante, s’immagina al centro dell’universo. Invece è zero, niente. E si rende ridicolo pensando di decidere, dominare. L’uomo diventa essere straordinario soltanto se si accetta come nullità, minuscolo ingranaggio del sistema naturale.
- Ma se ti senti male, rivolgiti al Signore, credimi siamo niente, dei miseri ruscelli senza fonte.
(Fisiognomica) - Le qualità che apprezzo? Quelle che mancano oggi: la discrezione, la sensibilità per gli altri, la mancanza di volgarità, il controllo delle proprie bassezze, un certo amore per la vita che manca completamente.
- Questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità, mi spinge solo ad essere migliore con più volontà.
(E ti vengo a cercare) - C’è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero.
(Bandiera bianca) - Sono per natura un contemplativo. I profumi, l’aria, sono per me come il telecomando che spegne il mondo.