Italo Calvino è stato uno scrittore, partigiano e intellettuale tra i più importanti nel panorama italiano del XX secolo.
Il suo stile si è sempre contraddistinto da una scrittura semplice e chiara, ma non per questo incapace di emozionare o fare riflettere.
Qui di seguito le più belle e famose frasi di Italo Calvino che ce ne illustrano il pensiero, l’originalità e la grande ironia che lo ha sempre distinto. Eccole!
Aforismi, citazioni e frasi di Italo Calvino
- Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi chieda pure quello che vuol sapere e Glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura.
- Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
- Prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.
- Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così.
- Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
- La vita è un insieme di avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme.
- Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un’inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.
- Il divertimento è una cosa seria.
- Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
- La melanconia è la tristezza diventata leggera.
- La disobbedienza acquista un senso solo quando diventa una disciplina morale più rigorosa e ardua di quella a cui si ribella.
- Le imprese più ardite vanno vissute con l’animo più semplice.
- Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
- Il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio.
- Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze.
- Non ci sono altri giorni che questi nostri giorni. Che mi sia dato di non sprecarli, di non sprecare nulla di ciò che sono e di ciò che potrei essere.
- La lettura è solitudine. Si legge da soli anche quando si è in due.
- Forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo.
- Che vale aver rischiato la vita, quando ancora della vita non conosci il sapore?
- Anche per chi ha passato tutta la vita in mare c’è un’età in cui si sbarca.
- I vecchi soffrono il perdersi delle cose d’una volta più di quanto non godano il sopravvenire delle nuove.
- Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi.
- Contano quei due principi lì: non farsi mai troppe illusioni e non smettere di credere che ogni cosa che fai potrà servire.
- Non ti accorgi che anch’io sono uno che si muove maldestro, che ogni mio gesto tradisce il desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine?
- I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi.
- Al termine di un viaggio per raggiungere l’amante, un uomo capisce che la vera notte d’amore è quella che ha passato in uno scomodo scompartimento di seconda classe correndo verso di lei.
- Ci sono quelli che si condannano al grigiore della vita più mediocre perché hanno avuto un dolore, una sfortuna; ma ci sono anche quelli che lo fanno perché hanno avuto più fortuna di quella che si sentivano di reggere.
- Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.
- Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori.
- Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
- L’uomo porta dentro di sé le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare ad non avere più paura, questa è la meta ultima dell’uomo.
- E poi non sapevo più cosa guardare e guardai il cielo.
- Viaggiando ci s’accorge che le differenze si perdono: ogni città va somigliando a tutte le città, i luoghi si scambiano forma ordine distanze, un pulviscolo informe invade i continenti.
- Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.
- Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
- Chi ha l’occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
- L’unico modo di fuggire alla condizione di prigioniero è capire com’è fatta la prigione.
- La guerra la combatti bene soltanto dove tra le punte delle lance intravedi una bocca di donna, e tutto, le ferite il polverone l’odore dei cavalli, non ha sapore che di quel sorriso.
- La fantasia è un posto dove ci piove dentro.
- Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. Ecco, questo modo d’essere è l’amore.
- Per tutti presto o tardi viene il giorno in cui abbassiamo lo sguardo lungo i tubi delle grondaie e non riusciamo più a staccarlo dal selciato.
- Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose, – conclude – ci si può spingere a cercare quel che c’è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile.
- La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
- L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.
- Il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali è una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni.
- La vita d’una persona consiste in un insieme d’avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme, non perché conti di più dei precedenti ma perché inclusi in una vita gli avvenimenti si dispongono in un ordine che non è cronologico, ma risponde a un’architettura interna.