Frasi Mania > Filastrocche > Filastrocche sull’Estate: le 15 più belle e in rima per bambini

Filastrocche sull’Estate: le 15 più belle e in rima per bambini

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Voti: 1 . Media: 5,00 su 5)
Ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Filastrocche sull'Estate

L’estate è una stagione molto amata dai bambini anche solo perché per molti significa vacanze, mare, belle giornate e niente scuola.

Tanti sono i motivi per festeggiarne l’arrivo con delle belle filastrocche pensate proprio per la scuola primaria e per l’infanzia.

Qui di seguito le più belle filastrocche sull’estate da insegnare ai bambini per passare un po’ di tempo in allegria. Eccole!

Filastrocche sull’estate

Trova tanti altri articoli simili nella categoria: Filastrocche

  • Calda estate tutta d’oro
    Calda estate tutta d’oro,
    che cos’hai nel tuo tesoro?
    Pesche, fragole, susine,
    spighe e spighe senza fine;
    prati verdi e biondi fieni,
    lampi, tuoni e arcobaleni;
    giorni lunghi, notti belle
    con le lucciole e le stelle.
  • Filastrocca vola e va
    (Gianni Rodari)
    Filastrocca vola e va
    dal bambino rimasto in città.
    Chi va al mare ha vita serena
    e fa i castelli con la rena,
    chi va ai monti fa le scalate
    e prende la doccia alle cascate…
    E chi quattrini non ne ha?
    Solo, solo resta in città:
    si sdrai al sole sul marciapide,
    se non c’è un vigile che lo vede,
    e i suoi battelli sottomarini
    fanno vela nei tombini.
    Quando divento Presidente
    faccio un decreto a tutta la gente;
    “Ordinanza numero uno:
    in città non resta nessuno;
    ordinanza che viene poi,
    tutti al mare, paghiamo noi,
    inoltre le Alpi e gli Appennini
    sono donati a tutti i bambini.
    Chi non rispetta il decretato
    va in prigione difilato”.
  • Filastrocca dell’estate
    Ecco qui la filastrocca
    da cantarsi tutti in coro
    quando luccica la falce
    nel pianoro
    e l’acciaio taglia l’oro.
    Filastrocca,filastrocca,
    reca tu la fresca brocca
    che disseti il mietitore
    e rinsaldi il suo fervore!
    Oh che dolce e buon sapore,
    anche l’acqua
    per chi opera e raccoglie
    in mannelli,
    in fastelli,
    de la terra il dolce dono!
  • Vacanza
    (Lina Schwarz)
    La scuola è vuota, i bimbi andati via,
    i finestroni chiusi, i banchi all’aria.
    In un canto una scopa solitaria
    riposa, dopo fatto pulizia.
    Solo un sommesso pigolìo d’uccello
    rompe il silenzio dei deserti androni;
    e nel cortile, liberi e padroni,
    fanno vacanza i gatti del bidello.
  • Estate
    (Salvatore Quasimodo)
    Cicale, sorelle, nel sole
    con voi mi nascondo
    nel folto dei pioppi
    e aspetto le stelle.
  • Io sono Giugno
    Io sono Giugno che mieto il grano,
    io mieto al monte, alla valle e nel piano:
    e con fatica e con sudore
    da poverello mi faccio signore.
    Io porto lucciole, mosche e cicale
    e a San Giovanni la notte che sale,
    San Barnaba e San Vito vien dietro
    e ai ventinove San Paolo e San Pietro.
  • Io sono Luglio
    Io sono Luglio che aspetta il villano,
    che vuol trebbiare e rimettere il grano:
    porto col sole il vaglio e il forcone,
    e per spulare, il vento Aquilone.
    E porto il caldo del Solleone,
    la zucca al porco, al ghiotto il melone
    e il grande fuoco che Cirillo mena
    spengon Sant’Anna e la Maddalena.
  • Io sono agosto
    Io sono agosto e sono il più galante,
    asciugo i fossi e taglio le piante:
    se non avessi già il campo vangato
    sarei da tutti poltrone chiamato.
    Porto le more e le notti belle,
    a San Lorenzo il pianto di stelle
    e per l’Assunta piccioni arrosto,
    perdo la rondine il dì di San Rocco.
  • Che fa il sole
    (Arpalice Cuman Pertile)
    “Dimmi, bel sole”
    chiede il bambino
    “che fai levandoti
    presto al mattino?”.
    Risponde il sole:
    “Spengo le stelle,
    che della notte
    sono le fiammelle.
    Fasci di rose
    spargo sul mare,
    tutta la terra
    vado a destare.
    Bacio coi raggi
    fiori e uccellini,
    batto ai balconi,
    sveglio i bambini.
    Essi vorrebbero
    sempre dormire:
    furbetti, fingono
    di non sentire.
    E poi mi pregano:
    “Lasciamo qui!”.
    Ma i galli cantano:
    “Chicchirichì!”.
  • Farfalle e fiori
    (Lina Schwarz)
    Son le farfalle fiori svolazzanti,
    e i fiori farfallette imprigionate.
    Gli uni e le altre, al finir dell’estate,
    racchiudono nei semi i loro incanti.
    E dove mai gli restano i bei colori?
    Dentro gli occhi degli uomini e nei cuori.
  • Il Paese delle Vacanze
    (Gianni Rodari)
    Il Paese delle Vacanze
    non sta lontano per niente:
    se guardate sul calendario
    lo trovate facilmente.
    Occupa, tra Giugno e Settembre,
    la stagione più bella.
    Ci si arriva dopo gli esami.
    Passaporto, la pagella.
    Ogni giorno, qui, è domenica,
    però si lavora assai:
    tra giochi, tuffi e passeggiate
    non si riposa mai.
  • Vieni giugno
    Vieni giugno tutto d’oro!
    Che cos’hai nel tuo tesoro?
    Pesche, fragole, susine,
    spighe spighe senza fine;
    prati verdi, biondi fieni,
    lampi, tuoni, arcobaleni;
    giorni lunghi, notti belle,
    con le lucciole e le stelle.
  • Estate
    Fiore d’Estate,
    con il sorriso
    dei tuoi bei colori
    rallegri dei bambini
    tutti i cuori.
    Onda del mare
    che lentamente
    la barchetta culli,
    ridi con mille spruzzi
    tra i fanciulli.
    Cima del monte,
    dalla sorgente
    l’acqua limpida ruscella;
    e la montagna
    è tutta verde e bella.
  • La conchiglia marina
    (Salvatore Quasimodo)
    O conchiglia marina, figlia
    della pietra e del mare biancheggiante,
    tu meravigli la mente dei fanciulli.
  • Che cattivo gusto
    Che cattivo gusto
    sotto il sol d’Agosto
    far tanto trambusto
    per aver un posto.
    Chi arriva e non riparte
    di viaggiare ignora l’arte.
  • Filastrocca del mese di giugno
    (Gianni Rodari)
    Filastrocca del mese di giugno,
    il contadino ha la falce in pugno:
    mentre falcia l’erba e il grano
    un temporale spia lontano.
    Gli scolaretti sui banchi di scuola
    hanno perso la parola:
    apre il maestro le pagelle
    e scrive i voti nelle caselle…
    “Signor maestro, per cortesia,
    non scriva quel quattro sulla mia:
    Quel cinque, poi, non ce lo metta
    sennò ci perdo la bicicletta:
    se non mi boccia, glielo prometto,
    le lascio fare qualche giretto”.
  • Estate
    Tra messi color d’oro
    e frutta vellutate
    fervida di lavoro
    torna fra noi l’estate.
    Nei boschi, ai campi, al mare
    invita a villeggiare!

Trova tanti altri articoli simili nella categoria: Filastrocche

X