In Italia, il giorno del 6 gennaio è uso festeggiare una donna molto anziana che porta dolci e doni ai bambini che durante l’anno si sono comportati bene: la Befana.
Quella della Befana è infatti una tradizione praticamente sconosciuta al di fuori dei confini nazionali, ma che qui è molto sentita al punto che le sono state dedicate molte bellissime filastrocche per bambini.
Ecco quindi le più belle e divertenti filastrocche sulla Befana da far recitare e imparare a memoria ai nostri bambini. Scoprile subito!
Filastrocche sulla Befana
- La Befana vien di notte
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il vestito da romana
viva viva la Befana! - La befana a volte tarda
La befana a volte tarda
perché ormai è vecchia e sorda,
ma a coloro che son buoni
lascia sempre tanti doni.
Tra la cenere e il carbone
ecco a te un suo bacione! - La Befana vien di notte
La Befana vien di notte
con le tette basse e goffe,
il vestito alla romana
sporco sporco da una settimana,
e quel naso tutt’all’ingiù…
Non sarai per caso tu? - La Befana vien di notte
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
il vestito trullalà, la Befana:
“Eccomi qua!” - La Befana
(Maria Maltoni)
La befana vien pianino
cala giù per il camino,
porta ai bimbi che son buoni
tante chicche, tanti doni.
Ma se buoni non sarete,
nella calza troverete,
come chicchi, come doni,
aglio, cenere e carboni. - Ninna nanna, ninna o
Ninna nanna, ninna o,
questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla Befana
che lo tiene una settimana.
Lo darò all’uomo nero
che lo tiene un mese intero.
Lo darò alla sua mamma
che gli fa fare la nanna.
Ninna nanna ninna o,
questo bimbo a chi lo do? - Zitti, zitti bimbi buoni
Zitti, zitti bimbi buoni,
presto, presto giù a dormire:
la Befana è per venire
col suo sacco pien di doni.
La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il ciclo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette…
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca. - Bambini chiudete gli occhietti
Bambini, chiudete gli occhietti
ché già la Befana cammina sui tetti!
Cammina col sacco imbottito
di dolci e giocattoli belli, capito?
Ma guai se vi sente parlare!
La vecchia borbotta, la fate scappare!
Se invece vi vede dormire,
pian piano le calze comincia a riempire.
E quando verrà l’indomani,
oh, quanti di voi batteranno le mani! - La Befana
(Gianni Rodari)
Viene, viene la Befana
da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato. - La Befana
Edizione del mattino:
la Befana è già in cammino
è in arrivo dalle stelle
con un sacco di cose belle!
Edizione del pomeriggio:
la Befana è in un pasticcio;
con la sua scopa spaziale
non riesce più ad atterrare!
Edizione della sera:
nella immensa notte nera
base chiama: “Scopa Uno?!”
Non risponde più nessuno!!!
Edizione della notte:
cari bimbi Buonanotte!
la Befana, meno male,
è riuscita ad atterrare! - È tornata la Befana
È tornata la Befana
a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore
nella notte nera nera
Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini
tira fuori sorridente
i regali per i bambini
Bambole e trenini
giostre e orsacchiotti,
dischi e grembiulini,
dolci e biscottini,
ma più bello ancora
essa sa donare
una grande gioia
che non si può scordare. - La Befana è una vecchietta
La Befana è una vecchietta,
linda, arzilla e piccoletta;
va discinta, ha in man la sacca,
porta scarpe alla polacca.
Lo sciallino ha sulla vesta
e la cuffia porta in testa;
ratta va senza che faccia
sulla neve alcuna traccia.
E si cala pei camini
nè si sporca i vestitini;
alla sacca dà di piglio
dove stanno in iscompiglio
cavallucci, pupazzetti,
palle, bambole e confetti
e li pone tra gli alari
degli spenti focolari.
I fanciulli sul mattino
tutti corrono al camino
e a quei doni misteriosi
restan timidi e pensosi
esclamando: “Cosa strana!
Chi sarà questa Befana?”.