I proverbi italiani sono un’importante fonte di ispirazione, ma soprattutto un grande tesoro di saggezza popolare.
In questo articolo abbiamo selezionato quelli che iniziano con “Chi” e che sono delle grandi lezioni di vita.
Ecco quindi la nostra raccolta dei migliori proverbi che iniziano con “Chi”, dai più famosi a quelli veramente poco conosciuti. Scoprili subito!
Detti, massime e proverbi che iniziano con “Chi”
- Chi fa da sé fa per tre.
- Chi non muore si rivede.
- Chi non risica, non rosica.
- Chi ha tutto il suo in un loco l’ha nel fuoco.
- Chi sa fa e chi non sa insegna.
- Chi è in difetto è in sospetto.
- Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
- Chi è uso all’impiccare, non teme la forca.
- Chi non apre la bocca, non le piove dentro.
- Chi perde ha sempre torto.
- Chi sa senza Cristo non sa nulla.
- Chi caccia volentieri trova presto la lepre.
- Chi ringrazia non vuol obblighi.
- Chi sa il gioco non l’insegni.
- Chi è generoso con la bocca, è avaro col sacco.
- Chi sa il trucco non l’insegni.
- Chi per grazia prega, non ha mai bene.
- Chi rimane in umile stato, non ha da temer caduta.
- Chi non caccia non prende.
- Chi ad altri inganni tesse, poco bene per sé ordisce.
- Chi cade in povertà, perde ogni amico.
- Chi beve birra campa cent’anni.
- Chi scopre il segreto perde la fede.
- Chi non può bastonare il cavallo, bastona la sella.
- Chi fa del bene agli ingrati, Dio lo considera per male.
- Chi biasima il suo prossimo che è morto, dica il vero, dica il falso, ha sempre torto.
- Chi semina buon grano avrà buon pane; chi semina lupino non avrà né pan né vino.
- Chi ha tempo non aspetti tempo.
- Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.
- Chi s’aiuta Iddio l’aiuta.
- Chi fa il male odia la luce.
- Chi fa la legge, deve conservarla.
- Chi s’accapiglia si piglia.
- Chi fa una legge, deve anche preoccuparsi che sia eseguita.
- Chi cerca di sapere ciò che bolle nella pentola d’altri, ha leccate le sue.
- Chi cento ne fa una ne aspetta.
- Chi cavalca o trotta alla china, o non è sua la bestia, o non la stima.
- Chi alza il piede per ogni paglia, si può rompere facilmente una gamba.
- Chi non naufragò in mare, può naufragare in porto.
- Chi a tutti facilmente crede, ingannato si vede.
- Chi serba serba al gatto.
- Chi accarezza la mula rimedia calci.
- Chi non sa fare non sa comandare.
- Chi ha imbarcato il diavolo, deve stare in sua compagnia.
- Chi semina vento raccoglie tempesta.
- Chi cerca lealtà e fedeltà nel mondo, non trova che ipocrisia.
- Chi ama me, ama il mio cane.
- Chi semina raccoglie.
- Chi semina con l’acqua raccoglie col paniere.
- Chi ara terra bagnata, per tre anni l’ha dissipata.
- Chi la dura la vince.
- Chi cerca, trova.
- Chi è mandato dai farisei è ingannato dai farisei.
- Chi non sa leggere la sua scrittura è asino di natura.
- Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni.
- Chi si contenta gode.
- Chi rompe paga e i cocci sono suoi.
- Chi accarezza la mula buscherà calci.
- Chi accetta l’eredità accetti anche i debiti.
- Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo campo un gran tesoro.
- Chi di speranza vive disperato muore.
- Chi si diletta di frodare gli altri, non si deve lamentare se gli altri lo ingannano.
- Chi non sa adulare non sa regnare.
- Chi è morso dalla serpe, teme la lucertola.
- Chi non comincia non finisce.
- Chi il vasto mare intrepido ha solcato, talvolta in piccol rio muore annegato.
- Chi si fa un idolo del suo interesse, si fa un martire della sua integrità.
- Chi ha un mestiere in mano, dappertutto trova pane.
- Chi balla senza suono, come asino si ritrova.
- Chi coglie acerbo il senno, maturo ha sempre d’ignoranza il frutto.
- Chi si fida nel lotto, non mangia di cotto.
- Chi non crede di esser matto, è matto davvero.
- Chi ha ingegno, lo mostri.
- Chi non crede in Dio, non crede nel diavolo.
- Chi pecca in segreto fa la penitenza pubblica.
- Chi non dà a Cristo, dà al fisco.
- Chi cerca trova e chi domanda intende.
- Chi non sa niente non è buono a niente.
- Chi la fa l’aspetti.
- Chi più ne fa è fatto papa.
- Chi ha polvere spara.
- Chi asino nasce, asino muore.
- Chi conserva per l’indomani, conserva per il cane.
- Chi pecora si fa, il lupo se la mangia.
- Chi non è con me è contro di me.
- Chi ben comincia è a metà dell’opera.
- Chi si immagina di essere più di quello che è, si guardi nello specchio.
- Chi beve vin, campa cent’anni.
- Chi non semina non raccoglie.
- Chi si fida di greco, non ha il cervel seco.
- Chi ben comincia è alla metà dell’opera.
- Chi fa l’altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere.
- Chi compra sprezza e chi ha comprato apprezza.
- Chi bene semina, bene raccoglie.
- Chi si guarda dal calcio della mosca, gli tocca quello del cavallo.
- Chi si loda si sbroda.
- Chi non fu buon soldato, non sarà buon capitano.
- Chi si scusa si accusa.
- Chi ben comincia è alla metà dell’opra.
- Chi si prende d’amore, si lascia di rabbia.
- Chi si somiglia si piglia.
- Chi non sa tacere non sa parlare.
- Chi comincia in alto, finisce in basso.
- Chi non è volpe, dal lupo si guardi, perché ne sarà preda presto o tardi.
- Chi fa le fave senza concime le raccoglie senza baccelli.
- Chi ha tempo, ha vita.
- Chi compra il superfluo, si prepara a vendere il necessario.
- Chi è schiavo delle ambizioni ha mille padroni.
- Chi si sposa in fretta, stenta adagio.
- Chi prima arriva meglio alloggia.
- Chi piglia leone in assenza, teme la talpa in presenza.
- Chi si vanta da solo non vale un fagiolo.
- Chi ha portato la tonaca puzza sempre di frate.
- Chi non sa ubbidire, non sa comandare.
- Chi più ne ha più ne metta.
- Chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare.
- Chi è tosato da un usuraio, non mette più pelo.
- Chi più lavora, meno mangia.
- Chi ruba poco, ruba assai.
- Chi d’estate secca serpi, nell’inverno mangia anguille.
- Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato.
- Chi contro Dio getta la pietra, in capo gli torna.
- Chi è stato trovato una volta in frode, si presume vi sia sempre.
- Chi lascia la via vecchia per la nuova peggio si trova.
- Chi non segue il consiglio dei genitori, tardi se ne pente.
- Chi ruba un regno è un ladro glorificato, e chi un fazzoletto, un ladro castigato.
- Chi si vanta del delitto è due volte delinquente.
- Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova.
- Chi non ha fede, non ne può dare.
- Chi tace davanti alla forza, perde il suo diritto.
- Chi ha avuto il beneficio, se lo dimentica.
- Chi siede in basso, siede bene.
- Chi sta tra due selle si trova col culo in terra.
- Chi ha per letto la terra, deve coprirsi col cielo.
- Chi gioca al lotto, in rovina va di trotto.
- Chi d’estate vuole stare al fresco, ci starà anche d’inverno.
- Chi Roma non vede, nulla crede.
- Chi da gallina nasce, convien che razzoli.
- Chi pesca con l’amo d’oro, qualcosa piglia sempre.
- Chi non ha il gatto mantiene i topi e chi ce l’ha li mantiene tutti e due.
- Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata.
- Chi tace acconsente.
- Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
- Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.
- Chi vive sei giorni nell’oasi, il settimo anela il deserto.
- Chi ha terra, ha guerra.
- Chi va a Roma perde la poltrona.
- Chi va all’acqua d’agosto, non beve o non vuol bere il mosto.
- Chi lavora con diligenza, prega due volte.
- Chi non vuol essere consigliato, non può essere aiutato.
- Chi non trovò ombra nell’estate, la troverà nell’inverno.
- Chi mordere non può non mostri i denti.
- Chi dice donna dice guai, chi dice uomo peggio che mai.
- Chi troppo vuole nulla stringe.
- Chi dice A deve dire anche B.
- Chi ricorda un beneficio, lo rinfaccia.
- Chi rende male per bene, non vedrà mai partire da casa sua la sciagura.
- Chi parla due lingue è doppio uomo.
- Chi più ha più vuole.
- Chi male vive, male muore.
- Chi fa un’ingiustizia, la dimentica; chi la riceve, se ne ricorda.
- Chi non si innamora da giovane, si innamora da vecchio.
- Chi male una volta si marita, ne risente tutta la vita.
- Chi molto parla, spesso falla.
- Chi non ha testa abbia gambe.
- Chi nasce afflitto muore sconsolato.
- Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.
- Chi tardi arriva male alloggia.
- Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
- Chi di gallina nasce convien che razzoli.
- Chi dà a credito spaccia assai perde gli amici e danar non ha mai.
- Chi dal lotto spera soccorso, mette il pelo come un orso.
- Chi pesca e ha fretta, spesse volte prende dei granchi.
- Chi non ha imparato a ubbidire, non saprà mai comandare.
- Chi ha da far con un incostante, tien l’anguilla per la coda.
- Chi da savio operare vuole, pensi al fine.
- Chi tanto e chi niente.
- Chi muore giace e chi vive si dà pace.
- Chi vanta se stesso e abbassa gli altri, gli altri abbasseranno lui.
- Chi più ha più ne vorrebbe.
- Chi più sa meno crede.
- Chi non lavora non mangia.
- Chi non mangia ha già mangiato.
- Chi dice male, l’indovina quasi sempre.
- Chi dà ghiande non può riavere confetti.
- Chi lavora, Dio gli dona.
- Chi dice donna dice danno.
- Chi mal semina mal raccoglie.
- Chi non ama le bestie, non ama i cristiani.
- Chi ringrazia per una spiga, riceve una manna.
- Chi trova un amico trova un tesoro.
- Chi più spende meno spende.
- Chi dà per ricevere, non dà nulla.
- Chi ruba una volta è sempre ladro.
- Chi del vino è amico, di se stesso è nemico.
- Chi nasce è bello, chi si sposa è buono e chi muore è santo.
- Chi va via perde il posto all’osteria.
- Chi prima non pensa dopo sospira.
- Chi ha il capo di cera, non vada al sole.
- Chi prende l’anguilla per la coda, può dire di non tenere nulla.
- Chi vuol d’avena un granaio la semini di febbraio.
- Chi disprezza compra.
- Chi fosse indovino, sarebbe ricco.
- Chi porta fiori, porta amore.
- Chi disprezza vuol comprare e chi loda vuol lasciare.
- Chi vende a credenza spaccia assai: perde gli amici e i quattrin non ha mai.
- Chi di spada ferisce di spada perisce.
- Chi gioca al lotto, in rovina va di botto.
- Chi fugge il giudizio, si condanna.
- Chi ride il venerdì piange la domenica.
- Chi maltratta le bestie, non la fa mai bene.
- Chi poco sa presto parla.
- Chi mangia sempre pan bianco, spesso desidera il nero.
- Chi gioca al lotto, è un gran merlotto.
- Chi di coltel ferisce, di coltel perisce.
- Chi dice A arrivi fino alla Z.
- Chi predica al deserto, perde il sermone.
- Chi troppo e chi niente.
- Chi va alla festa e non è invitato, ben gli sta se ne è scacciato.
- Chi va all’osto, perde il posto.
- Chi ha farina non ha la sacca.
- Chi vivrà vedrà.
- Chi di una donna brutta s’innamora, lieto con essa invecchia e l’ama ancora.
- Chi di spirito e di talenti è pieno domina su quelli che ne hanno meno.
- Chi ti dà un osso non ti vorrebbe morto.
- Chi domanda ciò che non dovrebbe, ode quel che non vorrebbe.
- Chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti.
- Chi dice quel che vuole sente quel che non vorrebbe.
- Chi mangia sempre torta se ne sazia.
- Chi ha fatto ingiuria ad altri, da altri convien che la sopporti.
- Chi mena per primo mena due volte.
- Chi prima nasce prima pasce.
- Chi nasce matto non guarisce mai.
- Chi perdona senza dimenticare, non perdona che metà.
- Chi fa in fretta fa due volte.
- Chi va a caccia non deve lasciare a casa il fucile.
- Chi va al mulino s’infarina.
- Chi ha più fretta, più tardi finisce.
- Chi vince ha sempre ragione.
- Chi vive in libertà non tenti il fato.
- Chi uccide i gatti fa male i suoi fatti.
- Chi è bugiardo è ladro.
- Chi vuol dell’acqua chiara vada alla fonte.
- Chi è destinato alla forca non annega.
- Chi ti vuol male, ti liscia il pelo.
- Chi nasce tondo non può morir quadrato.
- Chi domanda non fa errore.
- Chi dopo la polenta beve acqua, alza la gamba e la polenta scappa.
- Chi tiene il letame nel suo letamaio, fa triste il suo pagliaio.
- Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va alla morte.
- Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
- Chi troppo comincia, poco finisce.
- Chi domanda non erra.
- Chi dorme d’agosto dorme a suo costo.
- Chi dorme non piglia pesci.
- Chi tiene la scala non è meno reo del ladro.
- Chi vuole la figlia accarezzi la madre.
- Chi vuole vada e chi non vuole mandi.
- Chi vuol esser libero, non metta il collo sotto il giogo.
- Chi vuol lavoro degno assai ferro e poco legno.
- Chi vuol essere pagato, non dev’essere ringraziato.
- Chi vuol guarire deve soffrire.
- Chi vuol pane, meni letame.
- Chi vuol impetrare, la vergogna ha da levare.
- Chi vuol presto impoverire, chieda prestito all’usuraio.
- Chi vuol provar le pene dell’inferno, la stia in Puglia e all’Aquila d’inverno.
- Chi vuol saper cos’è l’inferno faccia il cuoco d’estate e il carrettiere d’inverno.
- Chi vuol un bel pagliaio lo pianti di febbraio.
- Chi vuole arricchire in un anno, è impiccato in sei mesi.
- Chi vuole essere sicuro della sua farina, deve portare egli stesso il sacco al mulino.
- Chi vuole essere amato, divenga amabile.
- Chi vuol vedere Pisa vada a Genova.
- Chi vuole assai, non domandi poco.
- Chi vuole i santi se li preghi.