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Proverbi che iniziano con Chi: i 100 più belli

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Ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2024
Di: Luca Carlo Ettore Pepino
Proverbi che iniziano con Chi

I proverbi italiani sono un’importante fonte di ispirazione, ma soprattutto un grande tesoro di saggezza popolare.

In questo articolo abbiamo selezionato quelli che iniziano con “Chi” e che sono delle grandi lezioni di vita.

Ecco quindi la nostra raccolta dei migliori proverbi che iniziano con “Chi”, dai più famosi a quelli veramente poco conosciuti. Scoprili subito!

Detti, massime e proverbi che iniziano con “Chi”

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  • Chi fa da sé fa per tre.
  • Chi non muore si rivede.
  • Chi non risica, non rosica.
  • Chi ha tutto il suo in un loco l’ha nel fuoco.
  • Chi sa fa e chi non sa insegna.
  • Chi è in difetto è in sospetto.
  • Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
  • Proverbio beve compagnia ladro spia
  • Chi è uso all’impiccare, non teme la forca.
  • Chi non apre la bocca, non le piove dentro.
  • Chi perde ha sempre torto.
  • Chi sa senza Cristo non sa nulla.
  • Chi caccia volentieri trova presto la lepre.
  • Chi ringrazia non vuol obblighi.
  • Chi sa il gioco non l’insegni.
  • Chi è generoso con la bocca, è avaro col sacco.
  • Chi sa il trucco non l’insegni.
  • Chi per grazia prega, non ha mai bene.
  • Chi rimane in umile stato, non ha da temer caduta.
  • Chi non caccia non prende.
  • Chi ad altri inganni tesse, poco bene per sé ordisce.
  • Chi cade in povertà, perde ogni amico.
  • Chi beve birra campa cent’anni.
  • Chi scopre il segreto perde la fede.
  • Chi non può bastonare il cavallo, bastona la sella.
  • Chi fa del bene agli ingrati, Dio lo considera per male.
  • Chi biasima il suo prossimo che è morto, dica il vero, dica il falso, ha sempre torto.
  • Chi semina buon grano avrà buon pane; chi semina lupino non avrà né pan né vino.
  • Chi ha tempo non aspetti tempo.
  • Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.
  • Chi s’aiuta Iddio l’aiuta.
  • Chi fa il male odia la luce.
  • Chi fa la legge, deve conservarla.
  • Chi s’accapiglia si piglia.
  • Chi fa una legge, deve anche preoccuparsi che sia eseguita.
  • Chi cerca di sapere ciò che bolle nella pentola d’altri, ha leccate le sue.
  • Chi cento ne fa una ne aspetta.
  • Chi cavalca o trotta alla china, o non è sua la bestia, o non la stima.
  • Chi alza il piede per ogni paglia, si può rompere facilmente una gamba.
  • Chi non naufragò in mare, può naufragare in porto.
  • Chi a tutti facilmente crede, ingannato si vede.
  • Chi serba serba al gatto.
  • Chi accarezza la mula rimedia calci.
  • Chi non sa fare non sa comandare.
  • Chi ha imbarcato il diavolo, deve stare in sua compagnia.
  • Chi semina vento raccoglie tempesta.
  • Chi cerca lealtà e fedeltà nel mondo, non trova che ipocrisia.
  • Chi ama me, ama il mio cane.
  • Chi semina raccoglie.
  • Chi semina con l’acqua raccoglie col paniere.
  • Chi ara terra bagnata, per tre anni l’ha dissipata.
  • Chi la dura la vince.
  • Chi cerca, trova.
  • Chi è mandato dai farisei è ingannato dai farisei.
  • Chi non sa leggere la sua scrittura è asino di natura.
  • Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni.
  • Chi si contenta gode.
  • Chi rompe paga e i cocci sono suoi.
  • Chi accarezza la mula buscherà calci.
  • Chi accetta l’eredità accetti anche i debiti.
  • Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo campo un gran tesoro.
  • Chi di speranza vive disperato muore.
  • Proverbi italiani speranza
  • Chi si diletta di frodare gli altri, non si deve lamentare se gli altri lo ingannano.
  • Chi non sa adulare non sa regnare.
  • Chi è morso dalla serpe, teme la lucertola.
  • Chi non comincia non finisce.
  • Chi il vasto mare intrepido ha solcato, talvolta in piccol rio muore annegato.
  • Chi si fa un idolo del suo interesse, si fa un martire della sua integrità.
  • Chi ha un mestiere in mano, dappertutto trova pane.
  • Chi balla senza suono, come asino si ritrova.
  • Chi coglie acerbo il senno, maturo ha sempre d’ignoranza il frutto.
  • Chi si fida nel lotto, non mangia di cotto.
  • Chi non crede di esser matto, è matto davvero.
  • Chi ha ingegno, lo mostri.
  • Chi non crede in Dio, non crede nel diavolo.
  • Chi pecca in segreto fa la penitenza pubblica.
  • Chi non dà a Cristo, dà al fisco.
  • Chi cerca trova e chi domanda intende.
  • Chi non sa niente non è buono a niente.
  • Chi la fa l’aspetti.
  • Chi più ne fa è fatto papa.
  • Chi ha polvere spara.
  • Chi asino nasce, asino muore.
  • Chi conserva per l’indomani, conserva per il cane.
  • Chi pecora si fa, il lupo se la mangia.
  • Chi non è con me è contro di me.
  • Chi ben comincia è a metà dell’opera.
  • Chi si immagina di essere più di quello che è, si guardi nello specchio.
  • Chi beve vin, campa cent’anni.
  • Chi non semina non raccoglie.
  • Chi si fida di greco, non ha il cervel seco.
  • Chi ben comincia è alla metà dell’opera.
  • Chi fa l’altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere.
  • Chi compra sprezza e chi ha comprato apprezza.
  • Chi bene semina, bene raccoglie.
  • Chi si guarda dal calcio della mosca, gli tocca quello del cavallo.
  • Chi si loda si sbroda.
  • Chi non fu buon soldato, non sarà buon capitano.
  • Chi si scusa si accusa.
  • Chi ben comincia è alla metà dell’opra.
  • Chi si prende d’amore, si lascia di rabbia.
  • Chi si somiglia si piglia.
  • Chi non sa tacere non sa parlare.
  • Chi comincia in alto, finisce in basso.
  • Chi non è volpe, dal lupo si guardi, perché ne sarà preda presto o tardi.
  • Chi fa le fave senza concime le raccoglie senza baccelli.
  • Chi ha tempo, ha vita.
  • Chi compra il superfluo, si prepara a vendere il necessario.
  • Chi è schiavo delle ambizioni ha mille padroni.
  • Chi si sposa in fretta, stenta adagio.
  • Chi prima arriva meglio alloggia.
  • Chi piglia leone in assenza, teme la talpa in presenza.
  • Chi si vanta da solo non vale un fagiolo.
  • Chi ha portato la tonaca puzza sempre di frate.
  • Chi non sa ubbidire, non sa comandare.
  • Chi più ne ha più ne metta.
  • Chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare.
  • Chi è tosato da un usuraio, non mette più pelo.
  • Chi più lavora, meno mangia.
  • Chi ruba poco, ruba assai.
  • Chi d’estate secca serpi, nell’inverno mangia anguille.
  • Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato.
  • Chi contro Dio getta la pietra, in capo gli torna.
  • Chi è stato trovato una volta in frode, si presume vi sia sempre.
  • Chi lascia la via vecchia per la nuova peggio si trova.
  • Chi non segue il consiglio dei genitori, tardi se ne pente.
  • Chi ruba un regno è un ladro glorificato, e chi un fazzoletto, un ladro castigato.
  • Chi si vanta del delitto è due volte delinquente.
  • Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova.
  • Chi non ha fede, non ne può dare.
  • Chi tace davanti alla forza, perde il suo diritto.
  • Chi ha avuto il beneficio, se lo dimentica.
  • Chi siede in basso, siede bene.
  • Chi sta tra due selle si trova col culo in terra.
  • Chi ha per letto la terra, deve coprirsi col cielo.
  • Chi gioca al lotto, in rovina va di trotto.
  • Chi d’estate vuole stare al fresco, ci starà anche d’inverno.
  • Chi Roma non vede, nulla crede.
  • Chi da gallina nasce, convien che razzoli.
  • Chi pesca con l’amo d’oro, qualcosa piglia sempre.
  • Chi non ha il gatto mantiene i topi e chi ce l’ha li mantiene tutti e due.
  • Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata.
  • Chi tace acconsente.
  • Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
  • Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.
  • Chi vive sei giorni nell’oasi, il settimo anela il deserto.
  • Chi ha terra, ha guerra.
  • Chi va a Roma perde la poltrona.
  • Chi va all’acqua d’agosto, non beve o non vuol bere il mosto.
  • Chi lavora con diligenza, prega due volte.
  • Chi non vuol essere consigliato, non può essere aiutato.
  • Chi non trovò ombra nell’estate, la troverà nell’inverno.
  • Chi mordere non può non mostri i denti.
  • Chi dice donna dice guai, chi dice uomo peggio che mai.
  • Chi troppo vuole nulla stringe.
  • Chi dice A deve dire anche B.
  • Chi ricorda un beneficio, lo rinfaccia.
  • Chi rende male per bene, non vedrà mai partire da casa sua la sciagura.
  • Chi parla due lingue è doppio uomo.
  • Chi più ha più vuole.
  • Chi male vive, male muore.
  • Chi fa un’ingiustizia, la dimentica; chi la riceve, se ne ricorda.
  • Chi non si innamora da giovane, si innamora da vecchio.
  • Chi male una volta si marita, ne risente tutta la vita.
  • Chi molto parla, spesso falla.
  • Chi non ha testa abbia gambe.
  • Chi nasce afflitto muore sconsolato.
  • Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.
  • Chi tardi arriva male alloggia.
  • Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
  • Chi di gallina nasce convien che razzoli.
  • Chi dà a credito spaccia assai perde gli amici e danar non ha mai.
  • Chi dal lotto spera soccorso, mette il pelo come un orso.
  • Chi pesca e ha fretta, spesse volte prende dei granchi.
  • Chi non ha imparato a ubbidire, non saprà mai comandare.
  • Chi ha da far con un incostante, tien l’anguilla per la coda.
  • Chi da savio operare vuole, pensi al fine.
  • Chi tanto e chi niente.
  • Chi muore giace e chi vive si dà pace.
  • Chi vanta se stesso e abbassa gli altri, gli altri abbasseranno lui.
  • Chi più ha più ne vorrebbe.
  • Chi più sa meno crede.
  • Chi non lavora non mangia.
  • Chi non mangia ha già mangiato.
  • Chi dice male, l’indovina quasi sempre.
  • Chi dà ghiande non può riavere confetti.
  • Chi lavora, Dio gli dona.
  • Chi dice donna dice danno.
  • Chi mal semina mal raccoglie.
  • Chi non ama le bestie, non ama i cristiani.
  • Chi ringrazia per una spiga, riceve una manna.
  • Chi trova un amico trova un tesoro.
  • Chi più spende meno spende.
  • Chi dà per ricevere, non dà nulla.
  • Chi ruba una volta è sempre ladro.
  • Chi del vino è amico, di se stesso è nemico.
  • Chi nasce è bello, chi si sposa è buono e chi muore è santo.
  • Chi va via perde il posto all’osteria.
  • Chi prima non pensa dopo sospira.
  • Chi ha il capo di cera, non vada al sole.
  • Chi prende l’anguilla per la coda, può dire di non tenere nulla.
  • Chi vuol d’avena un granaio la semini di febbraio.
  • Chi disprezza compra.
  • Chi fosse indovino, sarebbe ricco.
  • Chi porta fiori, porta amore.
  • Chi disprezza vuol comprare e chi loda vuol lasciare.
  • Chi vende a credenza spaccia assai: perde gli amici e i quattrin non ha mai.
  • Chi di spada ferisce di spada perisce.
  • Chi gioca al lotto, in rovina va di botto.
  • Chi fugge il giudizio, si condanna.
  • Chi ride il venerdì piange la domenica.
  • Chi maltratta le bestie, non la fa mai bene.
  • Chi poco sa presto parla.
  • Chi mangia sempre pan bianco, spesso desidera il nero.
  • Chi gioca al lotto, è un gran merlotto.
  • Chi di coltel ferisce, di coltel perisce.
  • Chi dice A arrivi fino alla Z.
  • Chi predica al deserto, perde il sermone.
  • Chi troppo e chi niente.
  • Chi va alla festa e non è invitato, ben gli sta se ne è scacciato.
  • Chi va all’osto, perde il posto.
  • Chi ha farina non ha la sacca.
  • Chi vivrà vedrà.
  • Chi di una donna brutta s’innamora, lieto con essa invecchia e l’ama ancora.
  • Chi di spirito e di talenti è pieno domina su quelli che ne hanno meno.
  • Chi ti dà un osso non ti vorrebbe morto.
  • Chi domanda ciò che non dovrebbe, ode quel che non vorrebbe.
  • Chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti.
  • Chi dice quel che vuole sente quel che non vorrebbe.
  • Chi mangia sempre torta se ne sazia.
  • Chi ha fatto ingiuria ad altri, da altri convien che la sopporti.
  • Chi mena per primo mena due volte.
  • Chi prima nasce prima pasce.
  • Chi nasce matto non guarisce mai.
  • Chi perdona senza dimenticare, non perdona che metà.
  • Chi fa in fretta fa due volte.
  • Chi va a caccia non deve lasciare a casa il fucile.
  • Chi va al mulino s’infarina.
  • Chi ha più fretta, più tardi finisce.
  • Chi vince ha sempre ragione.
  • Chi vive in libertà non tenti il fato.
  • Chi uccide i gatti fa male i suoi fatti.
  • Chi è bugiardo è ladro.
  • Chi vuol dell’acqua chiara vada alla fonte.
  • Chi è destinato alla forca non annega.
  • Chi ti vuol male, ti liscia il pelo.
  • Chi nasce tondo non può morir quadrato.
  • Chi domanda non fa errore.
  • Chi dopo la polenta beve acqua, alza la gamba e la polenta scappa.
  • Chi tiene il letame nel suo letamaio, fa triste il suo pagliaio.
  • Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va alla morte.
  • Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
  • Chi troppo comincia, poco finisce.
  • Chi domanda non erra.
  • Chi dorme d’agosto dorme a suo costo.
  • Chi dorme non piglia pesci.
  • Chi tiene la scala non è meno reo del ladro.
  • Chi vuole la figlia accarezzi la madre.
  • Chi vuole vada e chi non vuole mandi.
  • Chi vuol esser libero, non metta il collo sotto il giogo.
  • Chi vuol lavoro degno assai ferro e poco legno.
  • Chi vuol essere pagato, non dev’essere ringraziato.
  • Chi vuol guarire deve soffrire.
  • Chi vuol pane, meni letame.
  • Chi vuol impetrare, la vergogna ha da levare.
  • Chi vuol presto impoverire, chieda prestito all’usuraio.
  • Chi vuol provar le pene dell’inferno, la stia in Puglia e all’Aquila d’inverno.
  • Chi vuol saper cos’è l’inferno faccia il cuoco d’estate e il carrettiere d’inverno.
  • Chi vuol un bel pagliaio lo pianti di febbraio.
  • Chi vuole arricchire in un anno, è impiccato in sei mesi.
  • Chi vuole essere sicuro della sua farina, deve portare egli stesso il sacco al mulino.
  • Chi vuole essere amato, divenga amabile.
  • Chi vuol vedere Pisa vada a Genova.
  • Chi vuole assai, non domandi poco.
  • Chi vuole i santi se li preghi.

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