Con la festa della Liberazione, celebriamo la liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista. In questa data si commemorano anche i partigiani che hanno combattuto per la democrazia e la libertà di noi tutti.
Il 25 aprile è importante anche per ricordare a noi tutti il valore della libertà, ma anche quelli della fratellanza, della pace e della solidarietà affinché certi eventi non si debbano mai più ripetere.
Qui di seguito una selezione delle più belle e significative frasi per il 25 Aprile sulla Liberazione, sulla Resistenza e sulla Libertà (con immagini) che ci aiuteranno a non dimenticare tutti coloro che hanno dato la vita per il bene di tutti. Eccole!
Aforismi, citazioni, auguri e frasi per il 25 Aprile sulla Liberazione, sulla Resistenza e sulla Libertà
- Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
(Piero Calamandrei) - Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, che di queste non ce ne sono.
(Italo Calvino) - Buon 25 Aprile!
- Ho vissuto a Milano un’esperienza che mi ha confermato l’idea che il nostro popolo è capace delle più grandi cose quando lo anima il soffio della libertà e del socialismo.
(Sandro Pertini) - La libertà è una conquista da difendere ogni giorno. Buon 25 Aprile!
- La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.
(Sergio Mattarella) - …e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà… Buon 25 Aprile!
- Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
(Antonio Gramsci) - Coloro che si professano a favore della libertà, e tuttavia deprecano l’agitazione, sono quelle stesse persone che vogliono i raccolti senza arare il terreno.
(Mark Twain) - Il fascismo non è un’opinione, è un crimine.
(Sandro Pertini) - Una buona parte degli italiani vivrebbe nel fascismo come dentro la propria pelle. Magari dentro a un fascismo meno coreografico, con meno riti, con meno parole: ma fascismo. Un regime che non dia la preoccupazione di pensare, di valutare, di scegliere.
(Leonardo Sciascia) - “È questo il fiore del partigiano morto per la libertà!”. Buon 25 Aprile!
- La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua.
(Sandro Pertini) - Buon 25 Aprile!
- La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.
(Pier Paolo Pasolini) - Alla forza, al coraggio e al valore di chi ha combattuto per la nostra libertà… Buon 25 Aprile!
- Il 25 Aprile non è una ricorrenza. Ora e Sempre Resistenza!
- Giustizia e libertà: per questo morirono, per questo vivono.
(Epitaffio scritto da Piero Calamandrei sulla tomba dei fratelli Rosselli) - Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell’aria. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo.
(Primo Levi) - È il 25 Aprile! Buona Festa della Liberazione!
- L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incoltura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
(Pier Paolo Pasolini) - Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.
(Bertolt Brecht) - C’è una campagna di denigrazione della Resistenza: diretta dall’alto, coltivata dal cortigiano. Il loro gioco preferito è quello dei morti, l’uso dei morti: abolire la festa del 25 aprile e sostituirla con una che metta sullo stesso piano partigiani e combattenti di Salò.
(Giorgio Bocca) - Buona Festa della Liberazione!
- Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero – perché lì è nata la nostra costituzione.
(Piero Calamandrei) - Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie.
(Sandro Pertini) - Ognuno di noi può portare un contributo alla salvezza del mondo; oppure, essere complice di una ricaduta, che questa volta sarà mortale.
(Pietro Calamandrei) - Ora e sempre Resistenza! Buon 25 Aprile.
- Per vent’anni l’Italia è stata governata da un regime fascista in cui ogni dialettica democratica era stata abolita. E successivamente un unico partito, la Democrazia cristiana, ha monopolizzato, soprattutto in Sicilia, il potere, sia pure affiancato da alleati occasionali, fin dal giorno della Liberazione. Dal canto suo, l’opposizione, anche nella lotta alla mafia, non si è sempre dimostrata all’altezza del suo compito, confondendo la lotta politica contro la Democrazia cristiana con le vicende giudiziarie nei confronti degli affiliati a Cosa Nostra, o nutrendosi di pregiudizi: “Contro la mafia non si può far niente fino a quando al potere ci sarà questo governo con questi uomini”.
(Giovanni Falcone) - L’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza.
(Liliana Segre) - Buongiorno! Buon 25 Aprile!
- L’albero della libertà deve essere annaffiato di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni.
(Thomas Jefferson) - La libertà e la vita appartengono a quelli che le conquistano ogni giorno.
(Johann Wolfgang Von Goethe) - Il 25 aprile del 1945 è il giorno in cui ufficialmente si è capito che in Italia saremmo stati una democrazia e non una dittatura ed è questo che bisogna continuare a ricordare adesso e per sempre.
(Alessandro Barbero) - Buon 25 Aprile! Anniversario della Liberazione d’Italia.
- Il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
(Enzo Biagi) - La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
(Pietro Calamandrei) - Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
(Bertrand Russell) - Viva l’Italia libera… Buon 25 Aprile!
- Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. […] E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che dà scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!
(Sandro Pertini) - Buon 25 Aprile!
- Le libertà non vengono concesse, vengono prese.
(Aldous Huxley) - Ai partigiani di ieri, di oggi e di domani… Buon 25 Aprile!
- Il carattere che distingue la Resistenza da tutte le altre guerre, anche da quelle fatte da volontari, anche dall’epoca garibaldina, è stato quello di essere più che un movimento militare, un movimento civile.
(Pietro Calamandrei) - La libertà non è un regalo: è una conquista.
(Asa Philip Randolph) - Onorano la Resistenza i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno non si risparmiano per difendere la salute di tutti. Onorano la Resistenza le donne e gli uomini che con il loro lavoro e il loro spirito di iniziativa rendono competitiva e solida l’economia italiana. Onorano la Resistenza quanti non si sottraggono a concorrere alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva. Il popolo del volontariato che spende parte del proprio tempo per aiutare chi ne ha bisogno. I tanti giovani che, nel rispetto degli altri, si impegnano per la difesa dell’ambiente. Tutti coloro che adempiono, con coscienza, al proprio dovere pensando al futuro delle nuove generazioni.
(Sergio Mattarella) - La Festa della Liberazione è la festa di tutti… Buon 25 Aprile!
- Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori.
(Luis Sepùlveda) - Pochissimi sanno essere liberi e pochissimi cosa vuol dire esserlo.
(Marguerite Yourcenar) - Preferisco una libertà pericolosa ad una schiavitù pacifica.
(Thomas Jefferson) - Buon 25 Aprile!
- D’accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po’ storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un’elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere!
(Italo Calvino) - La libertà delle persone è pari alla loro intelligenza nel volerla e al loro coraggio nel prenderla.
(Emma Goldman) - La libertà non è mai venuta dai governi. La libertà è sempre venuta dai governati. La storia della libertà è una storia di resistenza.
(Woodrow Wilson) - Buon 25 Aprile! Buona Festa della Liberazione!
- Che poi i politici che non festeggiano non hanno neanche il coraggio di dire che sono fascisti. Due miserie in un corpo solo.
(Ficarra e Picone) - Anniversario della Liberazione d’Italia. 25 Aprile 1925.
- Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.
(Sandro Pertini) - Nessuno è più schiavo di colui che crede di essere libero senza esserlo.
(Johann Wolfgang von Goethe) - Il compito degli uomini della Resistenza non è finito. Bisogna che essa sia ancora in piedi.
(Pietro Calamandrei) - Buona Festa della Liberazione!
- Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà.
(Norberto Bobbio) - I limiti dei tiranni sono stabiliti dalla resistenza di coloro che gli si oppongono.
(Frederick Douglass) - È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l’innocenza. Si è disposti a soffrire.
(Cesare Pavese) - Buon 25 Aprile a tutti!
- Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
(Antonio Gramsci) - Siate sempre come la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati.
(Liliana Segre) - La Liberazione fu veramente come la crisi acuta di un morbo che finalmente si spezzava dentro il nostro petto, come lo strappo risoluto con cui il popolo italiano riuscì con le sue stesse mani a svellere dal suo cuore un groviglio di serpi che per venti anni lo aveva soffocato.
(Piero Calamandrei) - Buona Festa della Liberazione!
- Il 25 aprile è questo: tenere accesa la speranza, per un mondo più giusto e più uguale.
(Gino Strada) - In queste celebrazioni che noi facciamo della Resistenza, di fatti e di figure di quel tempo, noi ci illudiamo di essere qui, vivi, che celebriamo i morti. E non ci accorgiamo che sono loro, i morti, che ci convocano qui, come dinanzi a un tribunale invisibile, a render conto di quello che in questi anni possiamo aver fatto per non essere indegni di loro, noi vivi.
(Piero Calamandrei) - La libertà è una conquista da difendere giorno per giorno… Buon 25 Aprile!
- – Non sei mica fascista? – mi disse.
Era seria e rideva. Le presi la mano e sbuffai.
– Lo siamo tutti, cara Cate, – dissi piano. – Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista.
(Cesare Pavese) - I ragazzi delle scuole imparano chi fu Muzio Scevola o Orazio Coclite, ma non sanno chi furono i fratelli Cervi. Non sanno chi fu quel giovanetto della Lunigiana che, crocifisso ad una pianta perché non voleva rivelare i nomi dei compagni, rispose: “Li conoscerete quando verranno a vendicarmi”, e altro non disse. Non sanno chi fu quel vecchio contadino che, vedendo dal suo campo i tedeschi che si preparavano a fucilare un gruppo di giovani partigiani trovati nascosti in un fienile, lasciò la sua vanga tra le zolle e si fece avanti dicendo: “Sono io che li ho nascosti (e non era vero), fucilate me che sono vecchio e lasciate la vita a questi ragazzi”. Non sanno come si chiama colui che, imprigionato, temendo di non resistere alle torture, si tagliò con una lametta da rasoio le corde vocali per non parlare. E non parlò. Non sanno come si chiama quell’adolescente che, condannato alla fucilazione, si rivolse all’improvviso verso uno dei soldati tedeschi che stavano per fucilarlo, lo baciò sorridente dicendogli: “Muoio anche per te… viva la Germania libera!”. Tutto questo i ragazzi non lo sanno: o forse imparano, su ignobili testi di storia messi in giro da vecchi arnesi tornati in cattedra, esaltazione del fascismo ed oltraggi alla Resistenza.
(Piero Calamandrei)